Città di Vicenza

24/02/2010

Ici, stabiliti i valori venali in comune commercio per le aree edificabili

La giunta comunale ha stabilito i nuovi valori venali in comune commercio per le aree edificabili a decorrere dal 1° gennaio 2010 ai fini del pagamento dell’imposta comunale sugli immobili (Ici).

Per limitare il più possibile il numero dei contenziosi con il Comune, la legge consente di autolimitare il potere di accertamento mediante una delibera di competenza della giunta che definisca periodicamente i valori venali in comune commercio per le aree edificabili. In questo modo infatti il contribuente che paga l’imposta sulla base di un valore non inferiore a quello fissato dalla delibera, non potrà essere accertato dall’amministrazione anche qualora, di fatto, il valore della sua area sia superiore a quello deliberato. 

I nuovi valori fissati dalla giunta sono stati illustrati e condivisi con gli ordini professionali (ingegneri, avvocati, geometri, architetti) nel corso di una riunione che si è tenuta a dicembre, durante la quale sono peraltro emerse alcune osservazioni che hanno consentito al Comune di migliorare la delibera. L’obiettivo, del resto, non è l’aumento del gettito dell’Ici, bensì fornire uno strumento che possa garantire una tassazione più equa delle aree edificabili, specie in considerazione della crisi economica e, in particolare – come si legge nel documento –, “del forte rallentamento registrato, ormai già dalla fine del 2007, nel mercato immobiliare”.

Per le aree fabbricabili, nel dettaglio, il valore venale in comune commercio viene determinato in base alla zona territoriale di ubicazione, all’indice di edificabilità, alla destinazione d’uso consentita, agli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche.

Rispetto alle precedenti definizioni dei valori venali, il territorio comunale è stato suddiviso in sei zone omogenee in relazione alla loro ubicazione più o meno periferica rispetto al centro storico. Alle sei zone così individuate sono quindi stati sovrapposti i fogli catastali comunali per consentire al contribuente di individuare in modo semplice e puntuale la zona a cui appartiene l‘area di suo interesse e, conoscendo la sua destinazione urbanistica, il valore da applicare (allegato A della delibera).

Per le aree soggette a piani attuativi di iniziativa privata o pubblica, infine, è stata introdotta una nuova metodologia di calcolo della base imponibile (allegato B della delibera).

La documentazione completa degli allegati e della tavola esplicativa è scaricabile da questo sito nella pagina dedicata all'imposta comunale sugli immobili (Ici).


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