Città di Vicenza

31/01/2023

Inaugurata la targa commemorativa dedicata a Nicola Amenduni nella sede della Lilt Vicenza

Sindaco Rucco: “Un presidente e grande benefattore il cui impegno resterà scolpito per sempre nella storia dell’associazione e della comunità vicentina”

È stata inaugurata nella sede della Lega italiana per la lotta contro i tumori Vicenza (Lilt), a Borgo Casale 84/86, la targa commemorativa dedicata a Nicola Amenduni. Per l’occasione erano presenti il sindaco Francesco Rucco, Cesare Benedetti attuale presidente di Lilt Vicenza, il direttore sanitario Romina Cazzaro e Massimo, Michele, Maurizio, Ernesto e Antonella Amenduni per la famiglia di Nicola Amenduni.

“Nicola Amenduni – afferma il sindaco Francesco Rucco - non è stato solo un imprenditore di successo ma anche un membro generoso e sempre attento nel rispondere ai bisogni della comunità vicentina. Ne è un esempio il suo impegno come presidente della Lilt di Vicenza, l’associazione che con le sue attività di sensibilizzazione svolge una funzione fondamentale nella prevenzione in campo oncologico. Un ruolo, quello di presidente illuminato, visto il suo impegno nel cambiare la cultura della salute e l’approccio alle patologie, e di benefattore cittadino, che grazie alla targa commemorativa a lui dedicata resterà scolpito per sempre nella storia dell’associazione e della comunità vicentina”

“Nicola Amenduni è stato un grande benefattore. L’affetto che ci lega a lui è impreziosito da una profonda riconoscenza e una grandissima stima per quanto ha fatto. Ha saputo guardare lontano, ha voluto dare solide fondamenta alla nostra associazione – racconta Cesare Benedetti attuale presidente di Lilt Vicenza - E’ un onore portare avanti i suoi grandi obiettivi, continuando a creare sinergie e a coinvolgere il territorio. Ho raccolto il testimone dopo cinque grandi presidenti, dal fondatore dottore Vahan Pasargiklian che da presidente della Banca Cattolica del Veneto ha voluto dare di più nel suo impegno sociale, ai suoi successori Amenduni, il ragionier Zeffirino Filippi insignito anche del titolo di Grande ufficiale Ordine al merito della Repubblica italiana e il generale Domenico Innecco che ha dedicato vent’anni di appassionato lavoro a Lilt. Il quarto piano di questo edificio rappresenta quel salto di crescita che lui ha realizzato. Il cuore dell’associazione però sono i nostri volontari e i nostri medici, coordinati dal nostro direttore sanitario il dottor Rolando Negrin in collaborazione con l’Ulss 8 berica. La memoria storica di quei primi anni della nostra associazione è affidata oggi a Itala Ronzani e a Berica Pilastro, che ringraziamo con infinita gratitudine”.

All’inaugurazione erano presenti tutti e cinque i figli di Nicola Amenduni: Massimo, Michele, Maurizio, Ernesto e Antonella, commossi, hanno voluto ringraziare tutti i volontari di Lilt, “ognuno di loro” ha ripetuto due volte Antonella che ha aggiunto come il papà uscisse dall’azienda e andasse alla Lega tumori per aiutare e di come la mamma lo sostenesse in tutto. “I progetti li hanno realizzati insieme”. Ernesto ha ripercorso poi la storia dell’arrivo di Nicola Amenduni dalla Puglia a Vicenza, di come anche quando, oramai anziano, immaginava il futuro dell’azienda e dei progetti benefici che seguiva: “Degli uomini rimangono i valori che riescono a trasmettere, di nostro padre rimane l’attenzione al prossimo, il creare per essere utili agli altri con il mantra di fare del bene per poi dimenticarselo. Era davvero orgoglioso di quanto era riuscito a realizzare per Lilt”.

L’impegno di Amenduni per Lilt Vicenza

E’ è stato proprio Nicola Amenduni a inaugurare, il 23 maggio 1991, quello che, nell’invito di allora, era già indicato come ‘il nuovo centro provinciale di prevenzione”, la sede di Lilt Vicenza. L’associazione festeggiava quasi il suo decennale e Amenduni, il presidente dell’epoca, voleva fortemente creare un punto di riferimento per i volontari, i medici e i pazienti. Fu così che il fabbricato donato da Ettore Potente, fu completamente restaurato ‘grazie alla generosa risposta degli abitanti della provincia di Vicenza all’appello lanciato da Lilt’, queste le esatte parole a firma di Nicola Amenduni, che aveva fatto tenere un attento registro di tutte le donazioni per ringraziare quanti avevano contribuito. Quel piccolo pieghevole è stato ritrovato quasi come un cimelio dalla segreteria, poiché oggi in Borgo Casale 84/86 a Vicenza, dove vi sono gli uffici della Lega Italiana per la lotta contro i tumori, sono attivi anche gli ambulatori, le sale per i corsi di aggiornamento, il desk di accoglienza per tutti i cittadini che cercano assistenza ed è, a tutti gli effetti, operativo il centro di prevenzione che Amenduni sognava.

L’attività di Lilt Vicenza

Lilt Vicenza l’anno scorso ha compiuto i suoi 40 anni, 100 dell’associazione nazionale, conta ben sei delegazioni locali ad Asiago, Camisano Vicentino, Chiampo, Marostica, Sossano e Thiene, ma l’obiettivo è sempre lo stesso, diffondere l’attenzione speciale alla prevenzione femminile e maschile, arrivando a coinvolgere anche i giovani e tutta la comunità. La cura di sé, l’attenzione alla propria salute di fatto, non ha né età né genere.

L’obiettivo è riuscire ad arrivare prima del male e del dolore, perché “Prevenire è vivere”, un motto che per Lilt Vicenza rappresenta un impegno, ma anche un atto d’amore verso noi stessi e verso i nostri cari, perché la salute è per tutti. La parola prevenzione acquisisce molte declinazioni a seconda dell’ambito di intervento: c’è quella primaria che promuove uno stile di vita sano; quella secondaria, per una diagnosi sempre più precoce dei tumori e in ultimo quella terziaria, che sostiene chi ha incontrato e superato la malattia.

Gli ambulatori attivi in Borgo Casale sono di dermatologia, ginecologia, senologia, urologia e radiologia, nel 2022 sono state fatte 9.088 visite specialistiche e analisi strumentali. Più del 70% sono rivolte ad un pubblico femminile, di cui il 56% sono visite in ambito senologico. Un servizio che continua a essere premiato dal territorio come dimostrano i dati del 2022 che contano un +16% di visite effettuate e un +18% di mammografie rispetto al 2021.

Tra le sfide da vincere nel 2023 c’è quella di mantenere aggiornate le dotazioni tecnologiche essenziali. Attualmente, il modello di mammografo in uso presso la sede di Lilt Vicenza, vecchio di quasi 15 anni, non è predisposto alla tomosintesi: una tecnologia più specifica e sensibile e meno invasiva che consente di “vedere di più” grazie a un elevato livello di affidabilità diagnostica in grado di evidenziare tumori anche molto piccoli. La tomosintesi consente, infatti, di studiare la mammella a “strati" per analizzare in maniera più chiara e accurata anche sottili alterazioni indicative di un tumore di piccole dimensioni, con percentuali di resa pari quasi al doppio di quelle offerte dalla mammografia digitale.

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