Città di Vicenza

19/03/2013

Le Ipab per l'infanzia verso la fusione: a breve il passaggio in consiglio comunale

Poi la decisione della Regione

Boscardin, Zamperetti, Variati, Negrin, Zocche

Il progetto di fusione delle quattro Ipab di Vicenza che si occupano di minori in difficoltà, annunciata l'anno scorso dal sindaco Achille Variati, è a un buon punto. Questa mattina nella sala degli Stucchi, infatti, è stato lo stesso sindaco - affiancato dai presidenti dei quattro enti, Mario Zocche dell'Opera Pia Cordellina, Vincenzo Negrin della Colonia Alpina Umberto I, Nicola Zamperetti dell'Opera Pia Ospizi Marini e Virgilio Boscardin dell'Ambulatorio pediatrico Principe di Piemonte – ad annunciare che a breve andrà in consiglio comunale la delibera con il parere favorevole alla fusione nel nuovo ente che si chiamerà “Ipab per minori di Vicenza”. I quattro enti hanno infatti già deliberato la fusione e anche il suo nuovo statuto, redatto da un'apposita commissione composta da rappresentanti di ciascuna Ipab. Tutti passaggi necessari per trasmettere poi la documentazione alla Regione Veneto che ha la competenza per decidere sull'istituzione del nuovo ente unificato.

“In passato – ha spiegato il sindaco - ognuna delle quattro Ipab aveva una specifica funzione di aiuto ai minori e alle loro famiglie in condizioni economiche disagiate, una funzione garantita dalle generose donazioni dei benefattori. In seguito però alla vergognosa vicenda della fuga con la cassa dell'ente da parte di Sergio Fratantoni, il presidente dell'Ipab Principe di Piemonte nominato dalla precedente amministrazione, ma anche per le mutate esigenze manifestate dalle famiglie nel corso del tempo, si è fatta avanti l'idea di procedere ad una fusione dei quattro enti che garantisse razionalizzazione, risparmio dei costi, miglioramento dei servizi e delle prestazioni erogate, a fronte peraltro di un patrimonio immobiliare di una certa rilevanza posseduto da ciascuno di essi. Non credo – ha aggiunto Variati – che in regione ci siano precedenti di Ipab che si fondono in una soltanto. Se andrà a buon fine, quindi, ma non ne dubitiamo visto che abbiamo seguito gli indirizzi della Regione stessa, ritengo che la nostra esperienza potrà essere presa ad esempio”.

Lo statuto dell'”Ipab per minori di Vicenza”, dopo aver ripercorso le origini di ciascuna delle quattro Ipab che si fonderanno, stabilisce, fra le altre cose, che la nuova Ipab sarà un'istituzione pubblica che agirà sulla base di progetti di intervento e che trarrà i mezzi finanziari dalle rendite del proprio patrimonio, il quale sarà costituito dalla somma dei patrimoni delle quattro Ipab originarie. Il consiglio di amministrazione sarà formato da cinque componenti nominati dal sindaco di Vicenza e resterà in carica per 5 anni con possibilità di rinnovo per un'unica volta. Gli incarichi di presidente (nominato dal cda), vicepresidente e consigliere saranno gratuiti. È prevista la decadenza dalla carica per i consiglieri che non parteciperanno alla sedute per tre volte consecutive senza giustificato motivo.

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