Città di Vicenza

18/09/2017

Spettacoli classici: il 22, 23 e 24 settembre "La trilogia degli elementi"

In esclusiva per il Teatro Olimpico, prima assoluta. Nell'ambito di "Conversazioni 2017"

Marianne Pousseur_Aiace

Il secondo appuntamento di Conversazioni 2017 vede il 22, 23 (alle 20.30) e il 24 settembre (alle 18.30) una prima assoluta, con la Compagnia Khroma di Enrico Bagnoli e Marianne Pousseur impegnata ne La Trilogia degli Elementi: Ismene/L’acqua, Fedra/Il fuoco e Aiace/L’aria. Tratte dall’opera poetica di Yiannis Ritsos, le prime due parti verranno presentate in forma di concerto, mentre la terza, Aiace, verrà proposta in una messinscena appositamente realizzata per il Teatro Olimpico di Vicenza.

Tutta l’opera di Yiannis Ritsos è pervasa dal suo attaccamento alla “grecità”, alle radici dei miti ed alla memoria storica che egli trasporta nel suo tempo. Enrico Bagnoli – light designer, scenografo, regista e magico inventore di spazi scenici – e Marianne Pousseur – cantante, compositrice, attrice e artista figurativa – hanno trasportato in un originale trittico degli elementi lo stesso originale dialogo con i classici che anima il poeta greco.

Ismene, un’opera per voce sola del musicista Georges Aperghis, e Fedra, animata da fantasmi infernali, sono presentate in forma di concerto. Aiace vive nella forma teatrale creata appositamente per il palcoscenico del Teatro Olimpico: l’eroe maschile per antonomasia, virile, forte, nato per combattere, vede ritorcersi contro di lui proprio quelle qualità che sembravano farne un uomo indistruttibile.

Prima parte: Ismene / l’Acqua, Fedra / il Fuoco frammenti in forma di concerto

Ismene è una creazione originale del musicista Geoges Aperghis sul poema omonimo di Yiannis Ritsos. Un’opera per voce sola, una specie di dialogo interiore, una performance per un corpo e gli elementi naturali. Prima di tutto un invito rivolto agli spettatori a osservare e comprendere, ad entrare in un’installazione visuale intrecciata ad una vocalità assolutamente scarna, in un movimento che associa la massima apertura alla concentrazione più estrema. Ismene, come una giardiniera della memoria, coltiva in solitudine il contatto sensoriale con gli elementi della sua infanzia. Dal suo attaccamento ai valori più minuti, in contrasto con l’assoluto rigore della sorella Antigone e con la grandiosità di orizzonti propria della vita di palazzo del padre Edipo, nascono un pensiero, un discorso, una visione costruiti con lentezza e serenità. Questo lavorio, realizzato da una donna al termine della sua esistenza che porta con sé il suo fardello di esperienza e violenza, trasformato in una lunga meditazione al tempo stesso visionaria e poetica, fa di Ismene un personaggio universale e al tempo stesso unico ed affascinante.

Con Fedra Marianne Pousseur ed Enrico Bagnoli indagano le radici della tragedia ed individuano un modo originale di formulare le domande essenziali sull’ingiustizia e la responsabilità. La Fedra di Ritsos è una donna complessa. È presa da un amore improvviso, che cambierà per sempre la sua vita. Nonostante l’inconcepibile differenza d’età tra una donna matura ed un uomo, Ippolito, che potrebbe essere suo figlio, e nonostante il rapporto quasi filiale che li unisce, il loro amore potrebbe essere bello, puro, giovanile. Ma la risposta è brutale. Questa passione risulta colpevole, impura, sporca. Nelle parole di Ippolito le donne sono in sé stesse impure, ancor prima di essersi macchiate della minima colpa. Al di là della questione della femminilità, si pone semplicemente quella della “purezza”. Fedra è vittima di una situazione che l’imprigiona come un uccello nella colla. Qualsiasi atto, qualsiasi scelta la invischiano sempre di più. Soltanto la morte potrebbe risolvere la situazione ma, come dice Ritsos, essa arriva sempre troppo tardi.

Seconda Parte: Aiace / l’Aria messinscena per il Teatro Olimpico

Nell’ultimo lavoro che Marianne Pousseur e Enrico Bagnoli assieme a Diederik De Cock dedicano a Yannis Ritsos, la parola viene data ad Aiace. Espressione dell’eroe maschile per antonomasia, Aiace è virile, forte, coraggioso, nato per combattere. Ma, ogni volta che tutte queste qualità sembrano farne un uomo indistruttibile, si ritorcono contro di lui. Egli viene umiliato nella sua mascolinità, in tutto ciò che ci si aspetta da lui. Il suo equilibrio interno si infrange, portandolo ad una terribile crisi d’impotenza. Ritsos si chiede cosa succeda se tutti gli onori, le glorie e le lodi si rivelano pure illusioni. Se il codice d’onore di una società basata sull’eroismo è una pura fantasia? Dopo la morte di Achille, Aiace è convinto di ricevere le armi dell’eroe defunto che invece vengono date ad Ulisse. Furioso, si lancia per uccidere Ulisse e i suoi compagni, ma Atena lo induce a sterminare al loro posto un gregge di pecore. Ritornato in sé, si sente umiliato nell’essenza della sua mascolinità. Ritsos inizia la storia di Aiace da questo punto. Come nel caso di Ismene e Fedra, il monologo conduce l’eroe di fronte alla sua stessa verità. Il pensiero, il linguaggio, la presa di coscienza della sua posizione in rapporto al mondo che lo circonda si disvelano all’improvviso. Nella coraggiosa, lucida ed impietosa auto-analisi si perde una serie di valori e riferimenti che aveva cercato di padroneggiare e si ritrova in un vuoto che lo condurrà alla scelta estrema. È nell’accettazione cosciente della realtà e del proprio destino che Aiace troverà una nuova forma di eroismo. Un’Odissea tra le ombre e le luci dell’animo umano.

KHROMA | Marianne Pousseur ed Enrico Bagnoli

Marianne Pousseur ed Enrico Bagnoli si sono incontrati nel 1990 durante le rappresentazioni de Le Troiane per la regia di Thierry Salmon, con il quale Enrico all’epoca collaborava. Mettendo in gioco le loro diverse qualità e competenze – cantante specializzata nel repertorio contemporaneo, compositrice, attrice e artista figurativa l’una, light designer, scenografo, regista, informatico ed inventore l’altro – hanno fondato la compagnia di teatro musicale Khroma, che in greco significa “colore”, termine usato sia nelle arti visive che nella musica. L’incontro si realizza in un ambito che unisce musica, immagine, luce e letteratura, in un movimento sperimentale innovativo che mette insieme un approccio artigianale ed immediato con le tecnologie più avanzate. Allora come oggi, Khroma è un luogo di sperimentazione in funzione di specifici progetti sui quali si sviluppa un lungo ed intenso lavoro di ricerca per raggiungere ciò che si trova nel punto d’incontro delle diverse discipline: teatro e musica, parola e canto, spazio e luce. Gli spunti sono molteplici: l’universo dell’assurdo di Lewis Carrol (Dialogue entre l’huître et l’autruche, 1991), le canzoni di Brecht e Eisler accompagnate da immagini fotografiche (Le chant des ténèbres, 1998), una partitura “aperta” di John Cage (Songbooks, 1996), l’allestimento di un’opera (Histoire de Babar di Francis Poulenc, 2000 e L’Enfant et les Sortilèges di Maurice Ravel, 2001), la messa in scena di un poema drammatico considerato irrappresentabile (Peer Gynt di Ibsen, 2003). Nel 2008 Khroma ha intrapreso il lavoro sul Trittico di Yannis Ritsos.

 

Il 70° Ciclo di Spettacoli Classici, in programma dal 14 settembre al 15 ottobre 2017, è promosso dal Comune di Vicenza - assessorato alla crescita, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, e curato da Franco Laera con Adriana Vianello e Virginia Forlani. È sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona e da AIM Vicenza.

Prevendita biglietti

Biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (per giorni e orari di apertura consultare il sito www.tcvi.it): un’ora prima degli spettacoli

online nel sito classiciolimpicovicenza.it

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in tutte le filiali della ex Banca Popolare di Vicenza

informazioni: tel. 0444 327393 - biglietteria@tcvi.it

 

Informazioni

Teatro Comunale | Tel. 0444 327393

infolimpico@tcvi.it | classiciolimpicovicenza.it

Programma


Khroma | Enrico Bagnoli, Marianne Pousseur

LA TRILOGIA DEGLI ELEMENTI

Testi di Yiannis Ritsos

 

Prima parte

Frammenti in forma di concerto

Ismene / L’acqua

Fedra / Il Fuoco

 

Seconda parte

Messinscena per il Teatro Olimpico

Aiace / L’aria

 

22 e 23 settembre, ore 20.30

24 settembre, ore 18.30

Teatro Olimpico

 

testi Yannis Ritsos

ideazione Marianne Pousseur Enrico Bagnoli

musiche originali Georges Aperghis e Marianne Pousseur

regia, scene e luci Enrico Bagnoli

suono e scenografia sonora Diederik De Cock

costumi Christine Piqueray

 

con Marianne Pousseur

Galleria fotografica

Marianne Pousseur_Aiace Marianne Pousseur_Fedra Marianne Pousseur_Ismene

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