Città di Vicenza

23/05/2017

A Palazzo Cordellina dal 25 maggio la mostra «Come gente che pensa a suo cammino»

Promossa dalla Biblioteca civica Bertoliana in occasione della 13a edizione del Festival Biblico

Da giovedì 25 maggio a domenica 11 giugno Palazzo Cordellina ospiterà la mostra «Come gente che pensa a suo cammino». Viaggi per terre incognite, promossa dalla Biblioteca civica Bertoliana in occasione della 13a edizione del Festival Biblico.

L'esposizione presenterà quattro classici della cultura occidentale sul tema del viaggio: Dante Alighieri, Giovanni Leardo, Abraham Ortelius, Andreas Cellarius, opere di straordinario valore estetico e culturale conservate dalla Biblioteca Bertoliana.

Ad illustrare il medesimo tema in chiave contemporanea ed in dialogo con i classici saranno le opere del giovane artista vicentino Mattia Bertolo.

Il viaggio, il muoversi da un luogo all'altro, per spasso o per necessità, con un mezzo o con la fantasia, è un tema ricco di suggestioni che incrocia dimensione reale e simbolica. Il viaggiatore attraversa una frontiera e, giunto dall'altra parte, esplora nuove terre e conosce altri uomini.

Il viaggio è motivo narrativo della letteratura mondiale fin dalle origini: gli scrittori di tutti i tempi raccontano di viaggiatori alla ricerca del nuovo, attratti dall'estraneo, disposti a misurare la distanza che li separa da realtà sconosciute e a sfidarsi nel confronto con il diverso.

I quattro classici in mostra raccontano ciascuno un viaggio: Dante scende nelle profondità della terra e nell'inferno umano, risale il cielo fra i virtuosi e i santi per contemplare Dio; Leardo raffigura il mondo con il paradiso terrestre raggiungibile attraversando provincie e mari; Ortelio disegna i nuovi mondi posti al di là dello stretto sull'oceano che intrepidi navigatori hanno superato; Cellario rappresenta il cielo stellato misurato nei suoi movimenti intorno al sole da eretici scienziati.

Le Cronache di un pellegrino del Duemila in 33 pagine di Mattia Bertolo dipingono, infine, il viaggio come metafora della vita nell'era digitale. Il giovane artista/viaggiatore vicentino si spinge nei recessi della cultura occidentale per recuperare storie ed immagini, traccia il difficile percorso di crescita popolato da giocattoli, cartoon e videogame, supera solitudine e inquietudine con ironia e sarcasmo, entra ed esce dal labirinto dei dubbi e delle domande con la certezza, fisico-chimica, che l'uomo è figlio delle stelle.

I viaggi di Dante, Leardo, Ortelio, Cellario, Bertolo raccontano l'attraversamento di una frontiera ritenuta invalicabile, e il raggiungimento di un altrove che supera i luoghi comuni e i pregiudizi.

La mostra sarà aperta a Palazzo Cordellina in contra' Riale 12, da giovedì 25 maggio a domenica 11 giugno, con orario 10-18; chiusura il lunedì.

L'ingresso è libero.

 

Per informazioni: Biblioteca civica Bertoliana, settoreantico.bertoliana@comune.vicenza.it, +39 0444 578210

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