Città di Vicenza

22/01/2014

“La Guerra Bianca - Fuoco sotto la neve”, laboratorio teatrale di didattica museale

Dedicato alla Grande Guerra, rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, proposto al Museo del Risorgimento e della Resistenza

Alpini sciatori, (archivio fotografico
del Museo del Risorgimento e della Resistenza)

Il laboratorio teatrale di didattica museale sulla Grande Guerra in alta montagna dal titolo “La Guerra Bianca- Fuoco sotto la neve” è stato proposto per la prima volta martedì 21 gennaio a due classi terze della scuola media “G. Ambrosoli” nell’Auditorium del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Villa Guiccioli.
Gli studenti, che hanno dimostrato grande interesse per i temi trattati, hanno partecipato ai due momenti previsti dal laboratorio: la visita, con particolare attenzione alla sala dedicata alla Prima Guerra Mondiale, e la narrazione “Fuoco sotto la neve” nell’Auditorium. Hanno poi potuto dialogare con l’attrice Paola Rossi ed avvicinarsi per prendere in mano gli sci e gli altri oggetti dell’allestimento appartenenti alle collezioni del Museo.
Visita e spettacolo si integrano durante il laboratorio, in quanto oggetti e documenti esposti nelle vetrine ricevono attraverso le parole un’eco narrativa ed emotiva, mentre gli stessi forniscono concretezza e realtà al racconto.
Il laboratorio, frutto della collaborazione fra il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza e la compagnia teatrale La Piccionaia-I Carrara è la naturale prosecuzione delle attività di Europeana 1914-1918 (progetto europeo di valorizzazione della memoria della Grande Guerra, del quale il Museo del Risorgimento è partner scientifico), ed è rivolto a studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Sarà riproposto nei prossimi mesi di febbraio e marzo ad altre scolaresche vicentine che hanno scelto il laboratorio sulla Guerra Bianca al Museo del Risorgimento come attività didattica.
In vista del centenario del primo conflitto mondiale - sottolinea il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci - ci sembrava doveroso dedicare ai più giovani un’iniziativa su uno dei momenti più cupi, e tuttavia fondativi, della nostra storia contemporanea. Lo abbiamo fatto scegliendo la forma laboratoriale, capace di coinvolgere direttamente lo spettatore in un ascolto attivo, per il tramite di un’esperienza diretta, partecipata, senza il velo di inutili retoriche. Stiamo parlando del laboratorio teatrale nato dal progetto Europeana che ci pare colga nel segno, grazie soprattutto alla visuale adottata, che parte dalle storie vere di tante famiglie, e con un’attenzione particolare ai luoghi, con il richiamo alle nostre montagne, dove ancora oggi numerosi sono i resti e le testimonianze di quell'evento. Le tracce presenti nei territori dove si è combattuta la Grande Guerra, spesso impresse in scenari naturali di indubbio fascino, come i paesaggi dell’Altopiano d’Asiago, fanno infatti parte del nostro patrimonio storico e culturale, e sono importanti segni in grado ancora oggi di farci viaggiare nella storia, e di insegnare, emozionandoci. Ci piacerebbe che questo laboratorio teatrale fosse parte di un progetto più ampio, uno spazio dedicato a idee e iniziative pensate con l’obiettivo di far conoscere agli studenti quella che gli inglesi chiamano WW1, al di là dei libri e delle lezioni cattedratiche, anche con proposte di esperienze, in grado di mettere in luce la sua natura, non solo di evento storico e bellico epocale, ma anche di momento di cambiamento socio-culturale, che ha lasciato testimonianze tangibili e al contempo immateriali, anche nel nostro territorio e nel nostro modo di concepire la vita, prima ancora che sulla pelle dei nostri nonni».

La trama
Il 24 maggio del 1915 il Regno d’Italia entra in guerra contro l’Impero Austro Ungarico.
Si apre un nuovo fronte di guerra lungo una linea di confine di 650 chilometri di montagne.
Fin dal primo momento gli italiani concentrano l'attacco a oriente: le “battaglie dell'Isonzo” con la loro numerazione progressiva, scandiscono le tappe della guerra.
Lungo il confine col Trentino, invece, l'esercito di Cadorna dovette ben presto assumere un atteggiamento difensivo.
Fuoco sotto la neve” racconta di questo fronte, che si eleva fin oltre i 3.000 metri di quota, in zone dove già era difficile respirare, zone dure e inospitali, ma di incomparabile bellezza.
Qui il conflitto non fu caratterizzato dai grandi assalti, ma da una logorante guerra di posizione condotta tra le rocce, il ghiaccio e la neve: azioni di piccole pattuglie e grandi battaglie dove protagonista incontrastata fu la natura. E dove la dimensione umana, grazie alle condizioni ambientali e climatiche estreme, prese il sopravvento. Alla ricerca di questa dimensione umana resa vivida dal contatto con la montagna va questo racconto, attraverso le parole dei protagonisti, tratte da lettere, ricordi, diari, e la proiezione di foto e filmati storici appartenenti all’archivio del Museo.
Testimoni apparentemente muti del racconto sono oggetti che noi oggi non associamo alla guerra, come le slitte e gli sci. Oggetti che ebbero un ruolo fondamentale nei momenti più duri del conflitto, quando, durante gli inverni, anche la natura si fece maggiormente avversa, con temperature fino a 35 gradi sotto zero e abbondantissime nevicate. Sci e slitte furono utilizzati per lo spostamento e il trasporto di uomini, vettovaglie, armi, feriti, e rappresentarono spesso la salvezza per molti.
Il racconto teatrale è scritto e interpretato da Paola Rossi, con la collaborazione per le immagini di Carlo Presotto, e si avvale della consulenza storica e iconografica del Museo del Risorgimento e della Resistenza.
Le storie raccontate sono tratte da testi sulla guerra in montagna e da alcuni racconti pubblicati nel sito del progetto Europeana 1914-1918, che ha fatto tappa in provincia di Vicenza nel maggio scorso con il supporto organizzativo e logistico del Museo, e che si configura come più grande progetto europeo di raccolta e digitalizzazione delle memorie della Grande Guerra, ideato e realizzato in occasione del 100° anniversario della prima guerra mondiale nel 2014. Evento aperto e dedicato a gente comune, e alle proprie storie di famiglia.

Paola Rossi, attrice della Piccionaia – I Carrara, da anni conduce progetti teatrali dedicati all’arte, alla scienza, alla storia; per 150 anni dell'Unità d'Italia ha realizzato al Museo del Risorgimento la narrazione “Il viaggio dei Mille”.

Per informazioni, tel. 0444 222820 – www.museicivicivicenza.it

 

 

Galleria fotografica

Alpini sciatori, (archivio fotografico del Museo del Risorgimento e della Resistenza) Alpini sciatori, (archivio fotografico del Museo del Risorgimento e della Resistenza) Alpino sciatore, (archivio fotografico del Museo del Risorgimento e della Resistenza), Il laboratorio Il laboratorio Il laboratorio Il laboratorio

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