Città di Vicenza

17/10/2013

Il vicesindaco Bulgarini d'Elci rinuncia alle partecipazioni in due società

“Non un atto dovuto, ma una libera scelta per evitare strumentalizzazioni”

Non era un atto dovuto, e su questo la legge parla chiaro. È una scelta mia, non richiesta formalmente da nessuno, la totale uscita dalle due partecipazioni societarie che detenevo, facendo in questo modo di fatto prevalere l'interesse della mia funzione pubblica sul pur legittimo e sacrosanto interesse privato come libero cittadino e come imprenditore. Due giorni fa sono stati registrati gli atti notarili di vendita a favore degli altri soci del mio 30% in Regina Rossa ed è stata sciolta Alias, l'altra società dove ero socio al 45%. Non ho e non ho mai avuto altre partecipazioni societarie”.

Lo ha annunciato questa mattina a Palazzo Trissino il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci. Le due partecipazioni erano state al centro del dibattito politico in un recente consiglio comunale in cui era stata contestata da parte dell’opposizione l'opportunità di un lavoro assegnato da Fiera a Regina Rossa un anno e mezzo fa: durante il consiglio comunale Bulgarini, dopo aver rilevato la correttezza legale e sostanziale della propria condotta personale nella vicenda, in primis per esser diventato amministratore pubblico solo alcuni mesi fa, aveva annunciato che, pur non essendoci nessun obbligo di legge in questo senso, avrebbe valutato entro la fine dell'anno alcune opzioni per evitare possibili strumentalizzazioni.

Non c'era una situazione di inopportunità – ha aggiunto - e sicuramente non c'era un problema con la legge, che sul conflitto di interessi è piuttosto chiara. Si tratta invece di una decisione mia, libera, per evitare al sindaco, alla giunta e alla maggioranza possibili strumentalizzazioni politiche e per consentire a me la piena libertà di svolgere la mia funzione pubblica, mettendomi al riparo da attacchi pretestuosi”.

Nel dettaglio, il vicesindaco ha spiegato che alla data della dichiarazione patrimoniale, aveva partecipazioni in due società: Alias, società di cui è socio fondatore, che si occupa di comunicazione politica e istituzionale, e dove da 5 anni, cioè da quando era entrato nell'amministrazione pubblica come portavoce del sindaco e capo di gabinetto, non è più amministratore, ma solo socio; e Regina Rossa, di più recente fondazione, che si occupa di comunicazione in generale, e dove non è mai stato amministratore.

Le leggi sul conflitto di interessi – ha spiegato questa mattina Bulgarini - mi consentivano di essere amministratore pubblico e al contempo di avere un ruolo nel privato, con alcune limitazioni che ovviamente avrei rispettato come ho rispettato in passato. In ogni caso – ha concluso - ho ritenuto di fare una riflessione e un approfondimento sulla speciale natura degli ambiti in cui operano le due società, che si occupano di comunicazione pubblica, istituzionale e privata: e tutti i clienti, anche privati, possono trovarsi ad avere a che fare con la sfera pubblica. Di qui la volontà di allontanare da me, con una scelta per certi versi estrema, anche solo l'occasione di sospetti, sia pur strumentali, che possano minare la mia credibilità di vicesindaco e assessore delegato, magari danneggiando anche il sindaco, i colleghi di giunta, la maggioranza che ci sostiene. Non un atto dovuto dunque, ma una libera scelta”.

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