Città di Vicenza

02/07/2013

Stradella dei Munari e contrà Chioare: al via i lavori anti-allagamenti

Inizieranno la prossima settimana gli annunciati lavori di ripristino della rete delle acque bianche e delle strade a S. Marco e a S. Biagio, danneggiati dagli allagamenti dello scorso novembre. Ammonta a 530 mila euro, di cui 80 mila finanziati da Acque Vicentine, la somma necessaria a eseguire gli interventi finalizzati ad evitare nuovi allagamenti in particolare in contrà Chioare e stradella dei Munari, dove verrà rifatta la fognatura, realizzato un nuovo scarico di emergenza dotato di impianto di sollevamento, installate valvole a battente e realizzata la nuova pavimentazione.

La conclusione dei lavori è prevista entro la prima metà di settembre. Nel frattempo sarà necessario apportare alcune modifiche alla circolazione. Nel dettaglio verrà chiuso il tratto di contrà Chioare compreso tra il civico 13 e l'incrocio con contrà S. Marco, mentre l'accesso a viale Rumor, dove si circolerà a senso unico in direzione di piazza Araceli, sarà possibile da contrà S. Marco attraverso la stradina che affianca Palazzo Franceschini-Folco (Provincia). Per i lavori in stradella dei Munari e piazza S. Biagio, invece, saranno sufficienti restringimenti di carreggiata.

Parte a tempo di record un intervento molto atteso – sottolinea l'assessore alla progettazione alla sostenibilità urbana, Antonio Dalla Pozza -: dopo gli allagamenti del novembre scorso, son bastati poco più di sei mesi per il reperimento dei fondi necessari, la progettazione e l'acquisizione dei pareri. Si tratta del resto di lavori assolutamente necessari per risolvere in maniera definitiva una criticità che si ripresentava periodicamente e per garantire quindi una maggiore tranquillità ai residenti. L'opera è particolarmente onerosa – osserva infine l'assessore - e sarebbe stato auspicabile poter accedere a compartecipazioni regionali: invece il Comune è costretto a farvi fronte con fondi propri, nonostante il problema abbia riguardato in quel momento non solo Vicenza, ma anche altri Comuni del Veneto. Ciò dimostra ancora una volta di quanta manutenzione abbia bisogno il nostro territorio, che ha accumulato ultradecennali ritardi nella sistemazione dell'assetto idraulico”.

 

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