Città di Vicenza

05/02/2013

Biblioteca Bertoliana: digitalizzati oltre 8 mila documenti antichi, rari e di pregio

Per garantirne la conservazione e la fruizione

Ora l'accesso ai documenti più antichi, rari e di pregio presenti nelle raccolte della Biblioteca civica Bertoliana è assicurato. Le 5 mila pagine di 18 manoscritti medioevali miniati sono state infatti digitalizzate, assieme a 3.300 fotografie fra le più datate e importanti presenti negli archivi della Bertoliana. In tutto oltre 8 mila file che potranno essere consultati dagli utenti della biblioteca, sia in sede che on line.

Era una delle proposte nate un anno fa durante le assemblee tenute nei quartieri – dichiara il consigliere delegato ai sistemi informatici e telematici del Comune Filippo Zanetti - per decidere con i cittadini come destinare le risorse ricavate dalla vendita delle quote della società Autostrada Brescia-Padova. L'obiettivo è coniugare l'esigenza di tutelare l'inestimabile patrimonio documentale della Bertoliana con la sua più ampia valorizzazione, fruizione e divulgazione. E in questo le nuove tecnologie informatiche aiutano molto: la cifra investita, infatti, appena 7 mila euro, si può definire simbolica, ma dal grande significato e valore culturale, perchè permette di rendere accessibili liberamente, senza limiti di spazio e di tempo, documenti rari e in precario stato di conservazione, per mezzo della visione di copie digitalizzate in alternativa agli originali”.

I manoscritti scansionati risalgono infatti ad un periodo compreso tra il XII e il XV secolo: codici di carattere religioso (libri d'ore, psalteri, messali, evangelari), volumi di letteratura classica latina e italiana (Ovidio, Catullo, Tibullo, Dante), un erbario, una vita di San Girolamo e un trattato d'arte notarile. Le foto digitalizzate, invece, risalgono alla seconda metà dell'Ottocento, e tra quelle del Novecento presenti in archivio sono state trattate quelle relative a monumenti e opere d'arte della città.

La Bertoliana è una delle biblioteche più importanti d'Italia per l'enorme patrimonio – evidenzia il suo presidente Giuseppe Pupillo -: le risorse del Comune però sono troppo poche per far fronte al rischio di deperibilità. Per questo rivolgo un accorato appello a tutti i cittadini e a tutte le imprese del territorio perchè ci aiutino a difendere questo patrimonio, a valorizzarlo e divulgarlo, offrendosi come sponsor. La difesa dell'identità, della storia e della tradizione di una città passa anche per la sua biblioteca”.

Gli oltre 8 mila file creati in Bertoliana tra il 26 novembre e il 14 dicembre scorsi rientrano nell'ambito di un progetto della biblioteca elaborato secondo i protocolli di digitalizzazione dell'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane (Iccu) del Ministero per i beni e le attività culturali, che fissa i parametri tecnici di scansione e memorizzazione dei dati digitali e le norme di sicurezza dei materiali durante l'acquisizione digitale: un processo molto delicato e complesso che richiede l'intervento di aziende specializzate nella digitalizzazione dei beni culturali.

Condotta in collaborazione con il settore Sistemi informatici, telematici e Sit del Comune, la gara per l'affidamento del servizio realizzata sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa), ha visto contendersi tre fra le cinque aziende italiane contattate grazie alle indicazioni fornite da altre biblioteche che già hanno digitalizzato materiale analogo a quello berico. E alla fine l'ha spuntata la CoNSer di Perugia per 6.942 euro (più Iva) su una base d'asta di 8.264 euro.

Nel dettaglio, grazie all'impiego di specifici scanner, luci e computer, l'azienda specializzata ha acquisito i materiali in formato tiff alla massima risoluzione stabilita in base al materiale. Da questi documenti elettronici ha quindi ricavato altrettanti file in jpg a risoluzione minore, da destinare alla consultazione degli utenti della biblioteca.

Tuttavia, per rendere ora davvero accessibile il materiale lavorato, occorre che la Bertoliana indicizzi, cioè organizzi, tutti gli 8.300 file, al pari di tutti gli altri documenti del patrimonio, per renderne effettivi la ricerca e il recupero da parte degli utenti. Finchè il processo non verrà completato (e quindi pubblicato on line sul sito www.bibliotecabertoliana.it), a partire da oggi è possibile visualizzare in anteprima una cinquantina di documenti collegandosi a www.comune.vicenza.it/bibliotecadigitale.

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