Città di Vicenza

17/01/2013

Impianti termici, rinnovata la convenzione con la Provincia per i controlli a campione

Dalla Pozza: “L'obiettivo è la diffusione della cultura dell'efficienza e della sicurezza delle caldaie”

La giunta questa mattina ha deciso di rinnovare la convenzione triennale con la Provincia di Vicenza per i controlli a campione dell'efficienza energetica degli impianti termici nel territorio comunale.

La delibera, che andrà in consiglio comunale a breve – spiega l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza -, riguarda un tema importante per tre motivi: innanzitutto perchè la manutenzione periodica e professionale degli impianti termici è una della attività più importanti per contrastare l'inquinamento atmosferico. In secondo luogo, l'efficienza di una caldaia aumenta la sicurezza per le persone perchè le pone al riparo da intossicazioni e da impreviste quanto pericolose esplosioni. Infine, efficienza delle caldaie significa efficienza energetica, che si traduce in risparmio economico per il cittadino”.

Proprio il miglioramento dell'efficienza energetica poi – ha sottolineato l'assessore - è una delle 25 azioni previste dal nostro Piano per l'energia sostenibile (Paes), con il quale traduciamo in operatività la firma del Patto dei sindaci fatta a Bruxelles nel novembre 2011 per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto: riduzione del 20% di Co2, più 20% di efficienza energetica e più 20% di utilizzo di fonti rinnovabili entro il 2020. Il Paes passerà in giunta la prossima settimana e contiamo venga approvato dal consiglio comunale entro questo mese”.

La convenzione per la verifica degli impianti termici da parte dei manutentori certificati di Vi.energia riguarda in città oltre 55 mila caldaie, così come risulta dal catasto degli impianti termici che proprio Vi.energia gestisce e aggiorna.

La sanzione a carico del responsabile che conduce un impianto termico senza la corretta
manutenzione va da 500 a 3000 euro, mentre i manutentori e gli installatori che, nello svolgere la propria attività, non rispettano la normativa vigente pagano una sanzione da 1000 a 6000 euro.

L'obiettivo comunque – precisa infine Dalla Pozza -, non è la sanzione del cittadino, ma la diffusione della cultura dell'efficienza e della sicurezza degli impianti termici, tant'è che non sono state date sanzioni nel 2012, ma solo alcune diffide, peraltro ottemperate. In particolare riscontriamo un'ottima collaborazione da parte degli amministratori di condominio, che si dimostrano molto sensibili alla tematica”.

 

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