Città di Vicenza

16/05/2018

Vicenza Jazz, concerti di giovedì 17 maggio

Ravi Coltrane (di Deborah Feingold)

 

Nell'ambito dell’edizione 2018 del festival New Conversations – Vicenza Jazz giovedì 17 maggio al Teatro Comunale è atteso un doppio spettacolo, con gruppi in grado di interpretare le vecchie e le nuove avanguardie del jazz. La serata inizierà alle 21 con il trio composto dal chitarrista scandinavo Eivind Aarset, il percussionista Michele Rabbia e il trombonista Gianluca Petrella; quindi il testimone passerà al quintetto del trombettista Ralph Alessi con Ravi Coltrane, sassofonista figlio d’arte dal cognome “pesantissimo”.

Un’esplosione di lirismo è il quartetto “Viaggiando” di uno dei più eleganti contrabbassisti jazz nazionali, Rosario Bonaccorso: lo si ascolterà alle 22 al Jazz Café Trivellato - Bar Borsa, con Fulvio Sigurtà (tromba), Roberto Taufic (chitarra) e Alessandro Paternesi (batteria).

Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2018 è organizzato dall'assessorato alla crescita del Comune di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz e in collaborazione con il Bar Borsa.

È un incontro di spiriti affini quello tra Eivind Aarset, Gianluca Petrella e Michele Rabbia, tre musicisti che si muovono lungo i sottili confini tra gli stili della musica contemporanea. Affascinati dalle suggestioni dell’elettronica, riescono nel difficile compito di umanizzare le macchine, dando vita a una performance di grande intensità.

Con il suo elettro-jazz affilato come una lama di ghiaccio, il chitarrista norvegese Eivind Aarset è uno dei protagonisti più creativi e interessanti dell’underground scandinavo. La diversità delle fonti di ispirazione di Aarset (Jimi Hendrix, Deep Purple, Santana, Miles Davis, Mahavishnu Orchestra, Terje Rypdal) si riflette nell’altrettanto variegato panorama delle sue collaborazioni: da Ray Charles a Dee Dee Bridgewater, Ute Lemper, Mike Mainieri, Arild Andersen, Django Bates…

Dopo esperienze anche in campo heavy metal, Aarset verso la metà degli anni Novanta viene coinvolto nel giro di Bugge Wesseltoft, guru della musica improvvisata più alternativa di Oslo. Poi entra in pianta stabile nel gruppo di Nils Petter Molvær. Le sue prove da leader dimostrano come sappia prelevare spunti, ma anche contemporaneamente allontanarsi, sia dal jazz che dal rock. Ritmi ipnotizzanti da club culture, energia e un’aura dark rendono prepotentemente emozionante la sua musica.

Gianluca Petrella, nato nel 1975 a Bari, appena maggiorenne vantava già collaborazioni con Roberto Ottaviano e Greg Osby. Prima del 2001, quando si aggiudica il referendum Top Jazz come “miglior nuovo talento”, la sua strada ha già incrociato anche quella di Carla Bley e Steve Coleman. Da allora le collaborazioni si sono succedute in quantità tali da essere difficilmente riassumibili e i premi sono fioccati a ciclo continuo (dal Django d’Or come “migliore talento europeo” nel 2001 al Top Jazz del 2005, questa volta come “migliore musicista dell’anno”; per non dire del referendum dei critici della rivista DownBeat, che lo vede vincitore nella categoria “artisti emergenti” nel 2006 e 2007, un traguardo mai prima d’allora raggiunto da un italiano). Tra le sue più rimarchevoli partnership spicca quella con Enrico Rava, ma ha suonato anche con Lester Bowie, Roswell Rudd, Ray Anderson, Pat Metheny, Steven Bernstein, la Sun Ra Arkestra diretta da Marshall Allen e, tra gli italiani, Paolo Fresu e Stefano Bollani. Ma quel che più conta sono le formazioni man mano ideate da Petrella, che ci hanno fatto conoscere la sua visione eversiva della tradizione trombonistica: dagli Indigo 4 ai Tubolibre, il duo Soupstar con Giovanni Guidi, il quartetto Brass Bang (con Fresu, Steven Bernstein e Marcus Rojas). Petrella è molto attivo anche al di fuori dei confini del jazz, soprattutto nell’ambito dell’elettronica.

Michele Rabbia (1965) è un funambolico percussionista capace di trasformare l’arte del ritmo in un teatro del movimento. Membro degli Aires Tango di Javier Girotto, ha collaborato anche con Enrico Rava, Paolo Fresu, Peppe Servillo, Gianni Coscia, Rita Marcotulli, Antonello Salis, Michel Godard, Marc Ducret.

È un jazz progressista e sofisticato quello di Ralph Alessi. Nato a San Francisco nel 1963 si è formato come trombettista classico, ‘ereditando’ il mestiere del padre. Già attivo in campo cameristico e sinfonico, Alessi imbocca la strada della tromba jazz (ma si specializza anche come contrabbassista con Charlie Haden) per poi trasferirsi a New York, nel 1990. La scena downtown lo ha accolto a braccia aperte: Steve Coleman, Jason Moran, Don Byron, Ravi Coltrane, Fred Hersch, Uri Caine se lo sono conteso come collaboratore. Ma Alessi ha perseguito anche una sua attività da leader, soprattutto per eseguire le sue composizioni, capaci di spaziare da un forte legame con la tradizione post-boppistica alla musica contemporanea. Alessi è entrato recentemente nella scuderia discografica della ECM, rispondendo alla chiamata della storica etichetta tedesca con una musica di rara purezza sonora, incalzante pur nella sua calma apparente. È proprio la scena newyorkese di fine millennio il collante della band che ascolteremo a Vicenza: Alessi, Ravi Coltrane e Andy Milne sono tutti cresciuti all’interno del movimento M- Base e nell’ultimo decennio hanno collaborato ai progetti uno dell’altro.

Ravi Coltrane, nato nel 1965, secondogenito di Alice e John Coltrane, ha raccolto l’eredità del padre, imbracciando il sax tenore. Tra le sue prime esperienze musicali ci sono le collaborazioni con Elvin Jones e Rashied Ali, storici partner di John Coltrane. Ravi ha trovato la sua dimensione ideale nel jazz creativo newyorkese, collaborando frequentemente con Steve Coleman e pubblicando dischi per etichette di primo piano come RCA e Columbia, per poi approdare alla Blue Note. Una folta schiera di grandi musicisti lo ha voluto ospite dei propri gruppi: McCoy Tyner, Pharoah Sanders, Carlos Santana, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Chick Corea, John McLaughlin… Ha preso parte ai Blue Note 7, formazione creata dall’omonima casa discografica per celebrare il proprio settantesimo anniversario (nel 2008), e da alcuni anni veste i panni dell’ospite speciale della band di Ralph Alessi. Pensando a Ravi, la mente va a finire inevitabilmente anche sulla sua enorme figura paterna; eppure Ravi non ha ripreso il timbro del padre (piuttosto ha la corposità di un Joe Henderson) e non ne ha proseguito il percorso indirizzato verso un jazz astratto e siderale, calandosi invece nelle strutture del post-bop.

Gli “appunti di viaggio” di Rosario Bonaccorso (nato nel 1957 a Riposto, sulle pendici dell’Etna) hanno visto la luce discografica nel 2015 (Viaggiando, Jando Music/Via Veneto Jazz), riallacciandosi in qualche modo nello spirito al precedente Travel Notes. Racconti di viaggi immaginari o concreti finiscono per costituire un volume di emozioni musicali. Bonaccorso è da poco uscito allo scoperto, presentandosi in veste di leader dopo oltre venticinque anni di attività come sideman di lusso, rivelando così tutta la sua scioltezza espressiva, l’intonazione impeccabile, oltre alla capacità di far cantare il suo strumento (e di cantare lui stesso assieme a esso). Tutte doti che trapelavano comunque chiaramente anche nelle sue numerose prove al fianco delle principali figure del jazz italiano (Enrico Rava, Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Dado Moroni) nonché internazionale (Elvin Jones, Pat Metheny, Benny Golson, Billy Cobham, Michael Brecker, Joe Lovano, Gato Barbieri, Steve Grossman, Clark Terry, Cedar Walton, Dianne Reeves…). Con “Viaggiando” possiamo finalmente apprezzare appieno la grande maturità espressiva di Bonaccorso, in una meritata posizione al centro della scena.

Programma

Teatro Comunale - Sala del Ridotto, ore 21

Aarset-Petrella-Rabbia Trio

Eivind Aarset (chitarra, elettronica),

Gianluca Petrella (trombone, elettronica), Michele Rabbia (batteria, percussioni)

Ralph Alessi Quintet feat. Ravi Coltrane

Ralph Alessi (tromba), Ravi Coltrane (sax tenore), Andy Milne (pianoforte),

John Hébert (contrabbasso), Mark Ferber (batteria)

 

Jazz Café Trivellato - Bar Borsa, ore 22

Rosario Bonaccorso “Viaggiando”

Rosario Bonaccorso (contrabbasso), Fulvio Sigurtà (tromba),

Roberto Taufic (chitarra), Alessandro Paternesi (batteria)

Direzione artistica: Riccardo Brazzale

 

Informazioni

Teatro Comunale di Vicenza - Ufficio Festival

Viale Mazzini, 39 - Vicenza

tel: 0444 324442

vicenzajazz@tcvi.itbiglietteria@tcvi.it

www.vicenzajazz.org; www.tcvi.it

New Conversations - Vicenza Jazz può essere seguito anche sui canali social

facebook @vicenzajazzinstagram #vicenzajazz

 

Biglietti

concerto al Teatro Comunale (sala ridotto): Raul Midon solo + Giovanni Guidi “Salida”
intero: 18 euro + d.p.; ridotto*: 15 euro + d.p.

concerti al Jazz Café Trivellato - Bar Borsa e laddove non diversamente specificato
INGRESSO LIBERO

*ridotto valido per under 30, over 65, associazioni culturali musicali, Touring Club Italiano, dipendenti Comune di Vicenza, abbonati TCVI

 

Prevendite

- Biglietteria del Teatro Comunale: aperta dal martedì al sabato dalle 15 alle 18:15 fino al 30 aprile; dal martedì al sabato dalle 16 alle 18:15 dall’1 al 20 maggio.

La biglietteria risponde al telefono negli stessi giorni di apertura dalle 16 alle 18.

- Biglietteria del Teatro Olimpico: aperta dal martedì alla domenica dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 16:30 dall’1 al 20 maggio.

- on line: www.tcvi.it

- sportelli di Intesa San Paolo (ex Banca Popolare di Vicenza)

- giorno dello spettacolo: alla biglietteria del teatro da un'ora prima dell'inizio del concerto (senza diritto di prevendita)

Galleria fotografica

Ravi Coltrane (di Deborah Feingold) Eivind Aarset+Gianluca Petrella+Michele Rabbia Ralph Alessi Eivind Aarset

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