Città di Vicenza

22/07/2016

Openights: i successi dei Beatles venerdì 22 luglio e la bossa nova di Jobim sabato 23

A Palazzo Leoni Montanari e al giardino del Teatro Olimpico

Alessia Obino

Proseguono con grande successo di pubblico le OpeNights della Società del Quartetto, raffinate serate fra arte, tanta musica e drink proposte in due suggestivi spazi all'aperto del centro di Vicenza: il cortile di Palazzo Leoni Montanari, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo e il giardino del Teatro Olimpico.

Venerdì 22 luglio a Palazzo Leoni Montanari è di scena il J-Beat, un insolito quartetto guidato da Ettore Martin che propone un sound jazzistico di sapore cameristico. Ne fanno parte, oltre al sax tenore di Martin, Diego Ferrarin alle chitarre, Alberto Crivelletto al flauto e Stefania Cavedon al violoncello.

La serata è interamente dedicata ai successi dei Beatles proposti con arrangiamenti originali che tendono a metterne in luce quel sapore semplice e diretto – talvolta naif – che trasmettono ad ogni ascolto. Accanto alle celeberrime Hey Jude, Come Together, Yesterday e Michelle il J-Beat di Ettore Martin eseguirà anche brani forse meno noti, riarmonizzati e personalizzati secondo le caratteristiche timbriche dei quattro strumenti, a metà strada fra jazz e musica “classica”.

Sassofonista, compositore e arrangiatore molto affermato a livello nazionale, Ettore Martin ha al suo attivo più di 30 incisioni, alcune delle quali hanno ottenuto riconoscimenti da parte della critica specializzata. Molto attivo in ambito concertistico (collabora, fra l'altro, con molte Big Band), il musicista vicentino si dedica con passione anche all'insegnamento del sassofono e della musica d'insieme.

La serata-Beatles inizia alle ore 21,15. Prima del concerto – a partire dalle 20,45 – è possibile partecipare agli “Assaggi d'arte”, passeggiate tematiche fra i capolavori custoditi alle Gallerie d'Italia di Palazzo Leoni Montanari. Il tema di questa settimana è Arte in movimento: artisti e committenti anglosassoni nel Veneto, tra Sei e Settecento. Un invito a scoprire il retroscena della produzione artistica del passato, partendo da alcune vedute custodite a Palazzo Leoni Montanari, frutto di una delle più importanti temperie culturali dell'età moderna, all'insegna della grande mobilità di artisti e di committenti, sollecitati dalla moda di Gran Tour. Il percorso si sofferma in particolare sulla figura carismatica di Joseph Smith, collezionista britannico residente a Venezia, uno dei committenti più influenti del tempo.

Sabato 23 luglio, al giardino dell'Olimpico, si cambia completamente genere (e coordinate geografiche), anche se il periodo storico rimane lo stesso. Se, infatti, i Beatles hanno segnato indelebilmente gli anni Sessanta, nello stesso periodo nasceva in Brasile un nuovo genere musicale che in breve conquistò il mondo: la bossa nova. Il padre di questo ritmo dalle sonorità suadenti – parente stretto del jazz, ma saldamente ancorato alle suggestioni della terra brasiliana – è senza alcun dubbio Antonio Carlos Jobim, compositore e arrangiatore carioca nato nel 1927 e scomparso nel 1994. Sono decine i brani che Jobim scrisse nel suo periodo d'oro – fra gli anni '60 e i '70 – e che hanno stregato artisti come Frank Sinastra, Stan Getz, Quincy Jones, Ella Fitzgerald, Mina e molti altri ancora.

A due settimane dall'apertura dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, sabato sera le OpeNights della Società del Quartetto rendono omaggio al genio musicale di Tom Jobim attraverso la voce ambrata di Alessia Obino, accompagnata alla chitarra da Giancarlo Bianchetti. Il duo interpreterà i più grandi successi di Jobim (da Garota de Ipanema a Desafinado, da Àguas de Março a Samba de uma nota só) ripercorrendo la carriera di uno dei più geniali musicisti del XX secolo.

Diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio di Trieste e successivamente al “Pedrollo” di Vicenza in discipline musicali ad indirizzo interpretativo-compositivo, Alessia Obino ha intrapreso una brillante carriera professionale che l'ha portata ad esibirsi nelle più importanti rassegne jazzistiche europee. Studi “classici” anche per Giancarlo Bianchetti (si è diplomato con il massimo dei voti e la lode), che parallelamente ha portato avanti con altrettanto successo la sua passione per le sonorità jazz, tanto che oggi viene considerato uno dei più interessanti e sensibili chitarristi del panorama italiano.


La rassegna OpeNights è realizzata in collaborazione con le Gallerie d'Italia di Palazzo Leoni Montanari, e con il Comune di Vicenza nell'ambito della rassegna “L'estate a Vicenza 2016” promossa dall'Assessorato alla crescita.

I biglietti (5 Euro per il solo concerto, 10 Euro con gli “Assaggi d'arte”) comprendono un drink e si possono acquistare la sera del concerto – a partire dalle 20,15 – presso la biglietteria di Palazzo Leoni Montanari o al giardino dell'Olimpico.

In caso di maltempo il concerto a Palazzo Leoni Montanari si svolgerà ugualmente al coperto mentre quello al giardino dell'Olimpico sarà rinviato ad altra data.

 

Informazioni e prenotazioni


Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari

Vicenza, contra’ Santa Corona 25
Tel. 800.578875
info@palazzomontanari.com
www.gallerieditalia.com


Società del Quartetto di Vicenza
Tel. 0444 543729 oppure 344 0586002
info@quartettovicenza.org
www.quartettovicenza.org

Galleria fotografica

Alessia Obino Ettore Martin

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