Città di Vicenza

20/11/2014

Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, assemblea generale in sala Bernarda

Sindaco Variati: “A 20 anni dal primo riconoscimento a Vicenza abbiamo speso 50 milioni di euro per i nostri monumenti”

Da sinistra: Bulgarini d'Elci, Pupillo,
Variati, Bassi, Bagnara

Vicenza ospita l'assemblea generale dei 53 soci (fra Comuni, Province, Regioni, Parchi, Comunità Montane e Fondazioni) dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, presieduta dal sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi i cui lavori si tengono oggi in sala Bernarda. Sono presenti il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, il consigliere comunale delegato Sandro Pupillo, che fa parte dei 13 componenti del direttivo, e Mario Bagnara, che è stato il primo presidente dell'associazione e ora ricopre il ruolo di presidente onorario.
Al termine della sessione d’incontro, dopo una degustazione di prodotti tipici locali offerta dal Comune di Vicenza e l’omaggio del libro "Vicenza, la Cinta Murata" di Franco Barbieri, nel primo pomeriggio i soci saranno accolti dal CISA al PalladioMuseum e verranno successivamente accompagnati a visitare il centro storico, in particolare il Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati e la Basilica Palladiana.
Erano presenti oggi in sala Stucchi a Palazzo Trissino per presentare l'appuntamento il sindaco Achille Variati, il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, Sandro Pupillo, consigliere comunale delegato e componente del direttivo dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, Giacomo Bassi, presidente dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco e sindaco di San Gimignano, e Mario Bagnara, presidente onorario dell'associazione.

Oggi è una giornata speciale per la nostra città perché abbiamo l'onore di ospitare l'assemblea generale dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco di cui facciamo parte. E questo avviene in occasione del ventennale dell'ingresso di Vicenza nel patrimonio Unesco, che risale al dicembre 1994 – ha ricordato il sindaco Achille Variati -. Anche 20 anni fa ricoprivo la carica di sindaco e Mario Bagnara, ora presidente onorario dell'associazione, era assessore alla cultura. Tracciando un bilancio del lavoro fatto in questi anni per la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino ricordo che sono stati spesi 50 milioni di euro per il restauro e la cura dei beni Unesco. L'intervento più consistente ha riguardato la Basilica Palladiana che ha riportato il monumento all'antico splendore, trasformandolo in un contenitore culturale moderno in grado di ospitare mostre ed eventi e ritornare ad essere un luogo vivo nel cuore della città. E' stata aperta al pubblico anche la terrazza, che si affaccia sulla città di cui offre un suggestivo panorama.
Vicenza oggi può contare su scelte urbanistiche nella direzione della tutela del patrimonio architettonico e ambientale, anche se qualche bruttura decisa negli scorsi anni ha comunque segnato il nostro territorio. Nonostante la presenza del nuovo tribunale e degli edifici circostanti, nel complesso la città è stata rispettata, anche a vantaggio di un turismo che apprezza non solo il patrimonio culturale e architettonico ma anche l'ambiente in cui è inserito. Nelle operazioni di restauro intraprese dalla nostra città indispensabile supporto ci è stato dato dalla Fondazione Cariverona, così come molto positiva continua ad essere la collaborazione con le Soprintendenze. Non posso dire lo stesso dello Stato, a cui chiedo di mettere le città d'arte nelle condizioni di poter spendere le proprie risorse per la tutela del patrimonio Unesco senza i vincoli del patto di stabilità”.

"E' significativo riunirci oggi a Vicenza a 20 anni dal suo ingresso nel patrimonio Unesco. Si tratta infatti della città che ha dato il via alla costituzione dell'associazione di cui facciamo parte, consentendoci di creare un confronto e un dialogo per lo scambio di esperienze e buone pratiche – ha ricordato Giacomo Bassi, presidente dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco e sindaco di San Gimignano -. Ora è nostro compito stimolare il Governo affinché si prenda cura delle nostre bellezze, fattore che consentirà di incentivare il turismo”.

In questi anni abbiamo lavorato insieme per tutelare le nostre bellezze artistiche e architettoniche. Ricordo l'importante apporto del marchese Giuseppe Roi e di Vladimiro Riva che si sono spesi con impegno per ottenere l'ingresso di Vicenza nel patrimonio Unesco” - ha concluso il Mario Bagnara, presidente onorario dell'associazione.

L’appuntamento vicentino celebrerà i 20 anni dal primo riconoscimento conferito a “La città di Vicenza” quale sito Unesco, attribuito al capoluogo berico il 15 dicembre 1994 per le seguenti motivazioni: “Vicenza costituisce una realizzazione artistica eccezionale per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio, che integrati in un tessuto storico ne determinano il carattere d’insieme”; “Grazie alla sua tipica struttura architettonica la città ha esercitato una forte influenza nella storia dell’architettura, dettando le regole dell’urbanesimo nella maggior parte dei Paesi europei e del mondo intero”. Nel 1994 erano 23 i monumenti palladiani del centro storico iscritti nella World Heritage List insieme a 3 ville situate al di fuori dell’antica cinta muraria, opera dell'architetto Andrea Palladio.

Al 1996 risale il secondo riconoscimento conferito a Vicenza per “Le Ville del Palladio nel Veneto” per altre 21 ville palladiane situate nel suo territorio; la denominazione è così diventata quella ancora attualmente in uso “La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto” per ricomprendere i 23 monumenti del centro storico e le 24 ville.

L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco è stata ideata dalla città di Vicenza nel 1995 e si è costituita il 15 ottobre 1997 con proprio statuto; soci fondatori sono i 7 Comuni di Alberobello, Andria, Capriate San Gervasio, Ferrara, Matera, Ravenna e Vicenza, convinti della necessità di promuovere efficaci interventi di sostegno alle politiche di tutela e valorizzazione dei propri territori, superando l’individualità delle azioni dei singoli siti. Il nome è stato poi modificato in quello attuale, scegliendo la forma societaria.

Informazioni: http://www.vicenzaforumcenter.it/vicenza_citta_unesco/

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Da sinistra: Bulgarini d'Elci, Pupillo, Variati, Bassi, Bagnara I membri dell'assemblea Da sinistra: Bulgarini d'Elci, Pupillo, Variati, Bassi, Bagnara Le 24 ville di Andrea Palladio in Veneto (3 si trovano a Vicenza) patrimonio Unesco, Immagine JPEG

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