Città di Vicenza

20/10/2014

8° Festival della coralità veneta, venerdì 24 ottobre con il Coro Giovanile Italiano

Nella chiesa di Araceli

Grande serata per il mondo della coralità veneta, quella di venerdì 24 ottobre con l’ottava edizione dell’omonimo festival. Arriva infatti a Vicenza il pluripremiato Coro Giovanile Italiano, che alle 20.45 nella Chiesa di S. Maria in Araceli, in piazza Araceli 12, terrà un concerto, promosso dall’ASAC (Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali) e patrocinato dal Comune di Vicenza. La serata dedicata all' 8° Festival della coralità veneta è ad ingresso libero.
Il coro CGI è una formazione che si compone di una quarantina di coristi dai 18 ai 28 anni, selezionati su base nazionale per iniziativa di Feniarco, la Federazione delle Associazioni Regionali Corali. Nel triennio 2011-2014 il gruppo è guidato da due maestri di chiara fama, Lorenzo Donati e Dario Tabbia. Sotto la loro guida il coro ha raggiunto un livello di qualità molto alto, testimoniato da una serie di Primi Premi e Premi Speciali conseguiti al prestigioso Concorso Internazionale “Florilège Vocal” di Tours nel maggio di quest’anno. Nel corso dei suoi 10 anni di vita il coro è stato diretto da maestri prestigiosi: Filippo Maria Bressan, Nicola Conci, Stojan Kuret e ha tenuto decine di concerti in Italia e all’estero, esibendosi tra l’altro con l’Orchestra Nazionale della RAI in occasione del Festival Europa Cantat del 2012, a Torino. A conferma del livello artistico raggiunto, ma anche dell’eclettismo e della versatilità che la contraddistinguono, la formazione, a giugno di quest’anno, ha calcato il palco del Circo Massimo a Roma per l’esecuzione di un brano assieme ai Rolling Stones.
Molto vario il repertorio che il coro proporrà nella serata vicentina. Grande attenzione è riservata ai compositori italiani, di varie epoche, a partire da Monteverdi (“Domine, ne in furore tuo”), passando per Ildebrando Pizzetti (“Agnus Dei” dalla messa da Requiem) e Luigi Dallapiccola (“Il coro dei malammogliati”) per finire con il “Veni sancte spiritus” del compositore vicentino Giovanni Bonato commissionato dalla stessa Feniarco.
Si toccherà quindi la polifonia cinquecentesca di De Victoria e De Vivanco, si passerà per l’ottocento francese con il meraviglioso “Cantique de Jean Racine” di un Faurè ancora diciannovenne per approdare infine ai compositori contemporanei di grande impatto e fama internazionale quali Randal Stroope (“We beheld once again the stars”), Morten Lauridsen (“Se per havervi, oimè” e “Sa Nuit d’Eté””) per chiudere con lo spettacolare “Leonardo dreams of His Flying Machine” di Eric Whitacre.

 

Documenti allegati

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.