Città di Vicenza

17/10/2014

Il sindaco riceve una leader dell'Associazione rivoluzionaria delle donne dell'Afghanistan

Variati: “Vicenza vi augura di costruire un Paese libero e democratico”

Di spalle per ragioni di sicurezza, Mariam Rawi

Vicenza, città che ha combattuto per la libertà ed è decorata con una medaglia d'oro per la Resistenza contro i nazifascisti, Le augura di poter costruire un Paese libero. Per conquistare la democrazia servono persone disposte a compiere grandi sacrifici e noi conosciamo bene le sofferenze patite negli anni dalle donne afghane”.

Così il sindaco Achille Variati questa mattina ha accolto nella sala degli stucchi di palazzo Trissino Mariam Rawi, rappresentante di RAWA, l'Associazione rivoluzionaria delle donne dell'Afghanistan che fin dai tempi della guerra di resistenza all'invasione sovietica (1977) lotta per la democrazia e i diritti delle donne di quel Paese.

Mariam, il cui cognome Rawi è inventato per ragioni di sicurezza e al tempo stesso per ricordare tutte le donne afghane che rappresenta, in questi giorni è a Vicenza per l'iniziativa “Donne resistenti, voci dall'Afghanistan”, promossa dall’assessorato alla comunità e alle famiglie e dal gruppo donne “No Dal Molin” con la collaborazione del Liceo Scientifico Quadri, il sostegno del C.I.D.A. (Coordinamento italiano di sostegno alle donne Afghane) e la partecipazione della Consulta per le politiche di genere del Comune di Vicenza.

Con il sindaco, ad accogliere Mariam e ad ascoltare dalla sua voce le ingiustizie subite dalle donne afghane, ma anche la loro volontà di lottare per i diritti e la libertà, c'erano l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, il consigliere comunale delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso e alcune rappresentanti della Consulta per le politiche di genere.

La visita di Mariam Rawi a Vicenza prosegue al Centro Antiviolenza del Comune di Vicenza (via Torino 11), dove alle 15 incontrerà l'associazionismo femminile; e al Bocciodromo (via Rossi 198), dove alle 18 sarà ospite di un incontro pubblico.

Sempre al Bocciodromo alle 20.30 è in programma una cena, il cui ricavato andrà a finanziare i progetti dell'associazione RAWA a sostegno delle donne afghane.

Domani, sabato 18 ottobre alle 9, è infine in programma un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Quadri (via Carducci 17).

 

L'associazione RAWA è nata per volontà di un gruppo di donne intellettuali afghane guidate da Meena, assassinata nel 1987 a Quetta, in Pakistan, dagli agenti afghani dell'allora KGB, in connivenza con i fondamentalisti di Gulbuddin Hekmatyar.

L'obiettivo di RAWA era coinvolgere un crescente numero di donne afghane in attività politiche e sociali volte ad ottenere diritti umani per le donne e contribuire alla lotta per la ricostruzione in Afghanistan di un governo basato su valori democratici e secolari. Nonostante l'opprimente atmosfera politica, RAWA fu ben presto coinvolta in molteplici attività in ambito socio-politico, riguardanti in particolare l'istruzione, la sanità e l'economia, una battaglia dura che viene portata avanti ancora oggi in modo semiclandestino.

 

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Mariam Rawi di spalle

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