Città di Vicenza

16/01/2014

Emma Dante “viaggia” nei notturni dell’Olimpico: dirigerà il Ciclo di Spettacoli Classici

Conclusa con esiti artistici davvero alti l’esperienza direttoriale di Eimuntas Nekrosius, la città torna a immaginare il futuro del Teatro Olimpico. Negli ultimi anni, infatti, la programmazione del Teatro Olimpico è stata indirizzata dal Comune di Vicenza, di concerto con la Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, verso un'originale rilettura dell'idea di classico, secondo canoni, linguaggi e riferimenti propri della nostra contemporaneità. In questo senso, dopo le esperienze dirompenti con Eimuntas Nekrosius, questo percorso di rivisitazione della classicità si rinnova da quest'anno grazie a una nuova, quanto mai significativa collaborazione: quella fra il teatro palladiano e l'autrice e regista siciliana Emma Dante.

Spiega il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci: «Fra i diversi nomi presi in considerazione, molti anche internazionali, è venuto quasi naturale rivolgersi a un’artista come Emma Dante che, già due anni fa avevamo potuto misurare, ospite della prima direzione artistica di Nekrosius, nella sua capacità di rileggere il classico nei linguaggi del contemporaneo. Ed è questo lo spirito che deve animare il rinnovato ciclo: chiamare i grandi nomi della ricerca teatrale internazionale di oggi a confrontarsi, nel teatro più bello e peculiare del mondo, con le parole, i caratteri e le vicende della tragedia e del mito, radici profonde della nostra civiltà. Per portare nuova linfa a un’idea di teatro come inesausta ricerca di risposte, esplorazione inquieta delle ombre della vita e del mondo. E con l’obiettivo di un più fecondo e stretto dialogo tra le proposte dei ciclo di spettacoli classici e il più ampio sistema della cultura cittadina».

Della scelta è profondamente convinto anche il presidente della Fondazione Tcvi, Flavio Albanese: «Il tutto esaurito ed un pubblico appassionato aveva assistito alla Medea che Emma Dante aveva messo in scena all'Olimpico nel 2012, chiamata da Eimuntas Nekrosius: una premessa e quasi un'ipoteca, sul futuro ciclo. Fu quella l'occasione anche per parlare con lei a lungo, di questo straordinario teatro, che spesso intimorisce e condiziona registi ed attori: lei l'aveva vissuto invece come una sfida in un dialogico confronto senza farsi intimorire. È stato questo evidente e sincero rapporto con il "luogo" a orientare la scelta proprio su Emma Dante per la direzione artistica della sessantasettesima stagione degli spettacoli classici al Teatro Olimpico. Ad arricchire la già ricca esperienza teatrale della Dante, in questi due anni, c'è stata la felice e premiata esperienza cinematografica di "Via Castellana Bandiera", ed in questi giorni, il suo atteso debutto come regista d'opera nel "Feuersnot" di Richard Strauss al Massimo di Palermo. Un invito a rileggere i "classici" come vuole la tradizione del Ciclo, senza lesinare incursioni nella contemporaneità e nella sperimentazione, cifre alla Dante ben note e consuete. Ci attendiamo quindi, un Ciclo stimolante e aderente alla vera natura del Teatro, luogo di suggestione, riflessione e sperimentazione emotiva, lontano e vicino al "canto dei capri”».

Come da tradizione, il calendario dei Classici all'Olimpico inizierà a metà settembre e si chiuderà a fine ottobre: Emma Dante – impegnata da qualche tempo anche come artista residente al Teatro Stabile di Palermo - promette di farlo sull'affascinante tema di un viaggio speciale, per certi versi “notturno” o, come lei dice “aldiqua del confine” che separa il mondo reale da quello del mito.

Il programma è allo studio e l’artista di Palermo è in costante contatto con gli uffici del Comune di Vicenza e del Teatro Comunale, per attuare un cartellone di sei o sette titoli, fra italiani e internazionali, oltre a un laboratorio e ad altre idee capaci di guardare già al 2015.

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