Città di Vicenza

21/12/2013

Riapertura di Palazzo Chiericati - Il discorso del sindaco Variati all'inaugurazione

E alcune foto delle sale e degli allestimenti

Benvenute, benevenuti,

dopo la Basilica Palladiana, dopo Palazzo Cordellina, dopo il Tempio di Santa Corona, oggi ai vicentini e agli amanti dell’arte di tutto il mondo viene restituita un’altra gemma del tesoro architettonico vicentino, Palazzo Chiericati, uno dei capolavori più importanti del genio di Andrea Palladio.

Oggi riapre il museo civico dopo il completamento del restauro dell’ala palladiana, la parte più prestigiosa del complesso museale. Certo, ne mancano altre due per completare l’opera: l’ala ottocentesca e l’ala novecentesca. Le abbiamo in previsione e le riqualificheremo, ma intanto per oggi gustiamoci questa importante restituzione.

Il ringraziamento mio personale e dell’Amministrazione va a tutti coloro che hanno lavorato con impegno per completare questo maestoso progetto di restauro.

All’Amministrazione guidata dal sindaco mio predecessore Enrico Hüllweck che ha iniziato il restauro. Alla mia giunta passata ed in particolare agli assessori Francesca Lazzari ed Ennio Tosetto. A questa mia giunta con l’impegno in particolare del vice sindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci e anche dell’assessore ai lavori pubblici Cristina Balbi.

Un ringraziamento a Ugo Sorani, Gianna Gaudini, Vincenzo Tiné e Saverio Urciuoli per le Soprintendenze.

Un particolare ringraziamento a Maria Elisa Avagnina, arrivata a Vicenza nel settembre del 1997 e da allora direttrice dei musei fino a pochi mesi fa. Ha portato conoscenza e competenze ma anche passione e amore e per questo è sempre stata un punto di riferimento importante, essenziale. Un grande ringraziamento a lei e a tutti i suoi collaboratori.

All’architetto Emilio Alberti, progettista e direttore del restauro.

Alla Fondazione Roi, con Gianni Zonin, che ha dato il suo contributo sulla scia del mecenatismo del marchese Giuseppe Roi che tanto ha fatto per la nostra città e che la sua città non dimenticherà mai.

E ancora un ringraziamento particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona - al presidente Paolo Biasi, al vice presidente Silvano Spiller, al direttore generale Fausto Sinagra - che ha finanziato il restauro del Chiericati. La Fondazione si è dimostrata ancora una volta la garanzia per il futuro del patrimonio di cultura, arte e bellezza che rende Vicenza unica al mondo.

Questo restauro dimostra qualcosa che già apparve evidente ai tempi della costruzione di Palazzo Chiericati a metà del ‘500: il ruolo fondamentale della collaborazione fra pubblico e privato. Allora, il privato Girolamo Chiericati raggiunse un accordo con chi amministrava al tempo la città: il porticato qui fuori venne realizzato su suolo pubblico con i soldi del privato, ma ne venne garantito l’utilizzo pubblico. Dopo secoli, oggi, ancora con i finanziamenti privati, della Fondazione, viene riaperto il grande museo pubblico completamente restaurato e rinnovato.

Vedrete tante novità che vi stupiranno ed emozioneranno: Palazzo Chiericati sarà un grande contenitore per l’arte e la cultura. Prima di tutto, con l’obiettivo di confermare la tradizione di pinacoteca civica, di luogo privilegiato della città per ammirare i maestri della pittura, nella tradizione iniziata nel 1855 quando venne inaugurato il museo pubblico. Ma non sarà solo questo. Qui potranno convivere opere fondamentali della storia dell’arte, molte provenienti da recenti restauri, ed elementi di grande modernità e innovazione per un museo che ha grandi ambizioni e che vuole conquistare un ruolo da protagonista non solo in Italia ma a livello europeo.

C’è stata infatti una rivisitazione degli ambienti, sempre nel profondo rispetto dell’esistente: in queste sale si respira il profumo della storia che dialoga con la presenza del contemporaneo. Non si è trattato infatti solo di un restauro conservativo, ma di un restauro in grado di guardare alla modernità e alle esigenze dei musei più innovativi: gli innesti contemporanei sono stati progettati con grande rispetto del passato dando vita ad un contesto espositivo in grado di valorizzare in modo scientifico e coerente il ricco, ricchissimo, patrimonio d’arte.

Esplorando le sale riaperte al pubblico, vi accorgerete di quanto sia stato curato ogni più piccolo particolare, e di come ogni elemento si trovi in armonia con gli altri: dalle luci per gli allestimenti, alle scelte tematiche che identificano le sale, dai fregi riportati agli antichi splendori alla disposizione di statue e teche che dialogano con le tele alle pareti, alla riqualificazione e valorizzazione degli elementi dell’arredo.

Una citazione particolare va dedicata alla sala allestita per ospitare le creazioni di Nereo Quagliato, autore che ha donato le sue opere alla città prima di lasciarci. Una voce significativa della scultura del nostro tempo non solo in Italia, ma anche all’estero. So che con il cuore pieno di emozione è presente la sorella questa sera: sappia che le sue sculture trovano spazio nel piano interrato dove è stato fatto un lavoro eccezionale di riqualificazione e che queste opere parleranno di lui nei secoli.

Palazzo Chiericati diventerà giorno dopo giorno sempre di più una grande attrattiva, un punto di riferimento per i visitatori e per i cittadini. Stiamo lavorando per rendere più bella la città, i suoi palazzi, i suoi monumenti, per valorizzare le bellezze uniche al mondo che hanno portato Vicenza a diventare patrimonio mondiale dell’Unesco. Stiamo lavorando anche per creare, attraverso la cultura, un futuro per i nostri giovani anche in questi tempi di crisi economica.

I primi risultati già si vedono. Quest’anno, da gennaio a settembre, Vicenza ha avuto il 18% in più di turisti che si sono fermati almeno una notte in città rispetto allo stesso periodo del 2012. Questo significa che sono state create nuove entrare per la nostra economia, sono stati creati posti di lavoro per chi magari non riusciva a trovare un’occupazione. Stiamo costruendo possibilità di speranza per il futuro utilizzando come fondamenta le bellezze della nostra città.

Faccio una promessa, un po’ impegnativa per la mia Amministrazione. La piazza tra Palazzo Chiericati e il Teatro Olimpico oggi è costituita un parcheggio e una strada asfaltata. Bisogna che la rivisitiamo. Queste bellezze devono brillare in una piazza che le metta in risalto.

Palazzo Chiericati diventerà sempre di più anche un luogo dell’arte da vivere, fruibile da tutti, a partire dai vicentini. Con particolare attenzione per gli studenti, poiché il museo è pensato per agevolare la didattica, per portare i più giovani a contatto con la bellezza e la cultura.

Immaginiamo il futuro di Palazzo Chiericati popolato non solo da amanti dell'arte che lo visitano per apprezzarne i capolavori. Ma frequentato da giovani, da ragazzi e da bambini. Deve diventare un punto di riferimento per le scuole, in cui gli insegnanti possano portare gli studenti a diretto contatto con l'arte e con la bellezza.

Lo stupore di un bambino davanti ad un capolavoro dell'arte rimarrà impresso nella sua mente per tutta la vita e ne formerà il carattere. Palazzo Chiericati vorrei che diventasse un luogo dove far crescere nei giovani e nei giovanissimi la passione per l'arte. Quella passione per l'arte che poi li possa portare a scoprire negli anni a venire i capolavori in giro per il mondo. Palazzo Chiericati diventerà quindi un generatore di passioni, di emozioni e di sentimenti ispirati dalla bellezza delle sue sale e delle sue collezioni, un luogo magico dove l'arte non deve essere solo ammirata, ma anche vissuta.

In quest’ottica, domani palazzo Chiericati e la Basilica Palladiana saranno visitabili gratuitamente da tutti e sarà un momento di festa e di gioia per la città.

Questo è il museo più bello della terraferma veneta.

E oggi penso di poter dire che, anche grazie a questa restituzione, Vicenza è ancora di più una città europea.

Benvenute e benvenuti nel ritrovato palazzo Chiericati!

Galleria fotografica

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.