Città di Vicenza

05/12/2013

“Pomo pero, dime ‘l vero”, venerdì 6 dicembre al Teatro Bixio

Luigi Meneghello e la sua parola ironica e illuminata saranno i protagonisti del prossimo appuntamento della rassegna “Frequenze dinamiche” . Venerdì 6 dicembre alle 21 andrà in scena al Teatro Spazio Bixio di Vicenza lo spettacolo “Pomo pero, dime ‘l vero” dell’associazione culturale Terracrea con Valerio Mazzucato e Laura Cavinato per la regia di Giorgio Sangati. Lo spazio Bixio è affidato dall’Assessorato alla crescita a Theama Teatro per la parte artistica e organizzativa. “Frequenze dinamiche” èrealizzato con il sostegno di Regione del Veneto, il patrocinio dell’Amministrazione provinciale e in collaborazione con Rete Veneta Piccoli Spazi Teatrali, Tva Vicenza e Biblioteca Civica Bertoliana.
In un periodo di grandi dibattiti sulle identità locali, sulla loro essenza e sulla loro permanenza, può essere illuminante fare un salto nel passato, nella memoria di un territorio tanto ricco quanto complesso com’è il Veneto. Meneghello, con i suoi testi, propone un viaggio popolare e coltissimo, esilarante e commovente, nell’infanzia di un Nord-Est che non c’è più. Con un’ironia che solo la distanza (geografica e anagrafica) può dare (Meneghello ha passato gran parte della sua vita in Inghilterra come docente universitario di letteratura italiana), ci racconta i suoi ricordi di bambino in un piccolo paesino del vicentino, Malo. In questo percorso a ritroso nella sua memoria personale attraversa territori universali: l’epica della nascita, la scoperta del linguaggio, il trauma della scuola, il brivido della sessualità, il potere della religione, l’entusiasmo e la violenza dei giochi e l’onnipotenza della morte. E il racconto non può prescindere dal linguaggio, cioè dal pensiero che lo ha generato; dialetto (dialetti) e italiano si mescolano in un vortice espressionista, quasi espressione di due mondi, di due anime contrastanti ma complementari. La parola si fa interprete, testimone (ultima) di una cultura orale, fragile, magica. Scrive Meneghello che “quando si dimentica una parola, con questa non si rinuncia solo ad un termine vuoto ma si perde la cosa stessa”. L’autore ragiona così sul concetto di felicità, su cosa abbiamo perso e cosa abbiamo guadagnato con lo sviluppo della società, ma senza cadere in rimpianti conservatori e inutili patetismi. Non vuole dimostrare la superiorità di una o dell’altra epoca, vuole semplicemente metterle a confronto, contrapponendo il pensiero di lui da bambino con quello, lucido e ironico, del Meneghello ormai quarantenne.
I biglietti (Intero 10 euro; ridotto 8) sono disponibili a partire da un’ora prima degli spettacoli al botteghino del Teatro Spazio Bixio. È consigliata la prenotazione.
Per info e prenotazioni: info@theama.it e 0444/322525 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18; o 345/7342025 tutti i giorni dalle 10 alle 18.

L’Associazione culturale Terracrea è nata nel 2011 dall’incontro di un gruppo di attori e registi professionisti, che pur provenendo da percorsi differenti, condividono l’interesse per una riscoperta delle radici del nostro territorio, i suoi testi, i suoi autori, le sue tradizioni, rivissute e reinterpretate in chiave originale e contemporanea, in modo da riuscire a coinvolgere ogni fascia d’età, dai più piccoli  a coloro che queste tradizioni le hanno vissute in prima persona. La ricerca dell’Associazione spazia dai testi classici della tradizione come Goldoni e Ruzante a quelli contemporanei di riconosciuto valore, come Meneghello, Stern, Durante, Zanzotto e altri.



 

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