Città di Vicenza

03/12/2013

Bomba day, il Comune istituisce l'ufficio gestione emergenza disinnesco

Variati: ”Ma niente spese senza lo stato di crisi”

Sarà l'“ufficio gestione emergenza disinnesco ordigni bellici” ad occuparsi della progettazione delle operazioni di competenza comunale per il bomba day, cioè la giornata da dedicare al disinnesco del grande ordigno bellico rinvenuto all'ex aeroporto Dal Molin. Un'attività complessa, da programmare per tempo, per la quale la giunta comunale oggi ha deciso di costituire la nuova unità operativa che sarà diretta dall'ingegner Diego Galiazzo, dirigente del settore infrastrutture, gestione urbana e protezione civile comunale.

Insieme all'ingegner Galiazzo – ha precisato il sindaco - , al quale abbiamo temporaneamente tolto la direzione del settore lavori pubblici e grandi opere per consentirgli di dedicarsi a tempo pieno alla predisposizione e gestione del piano di evacuazione, opererà una decina di dipendenti, a loro volta sgravati in tutto o in parte dalle funzioni ordinarie per seguire al meglio il delicato incarico nell'ambito della nuova unità assegnata allo staff del sindaco”.

Ovviamente l'ufficio non rappresenta l'unità di crisi, struttura che dovrà a sua volta essere costituita dalla Prefettura alla quale spetta il coordinamento generale degli interventi e la scelta della data dell'evacuazione. “Data la complessità dell'evento – ha aggiunto Variati - , che coinvolgerà 46 mila persone tra i quali 38 mila residenti nel Comune di Vicenza, compresi ammalati, anziani, ricoverati in ospedale e in altre strutture, ho comunque preferito dare il via alla fase organizzativa di nostra competenza attraverso la costituzione di questo ufficio. Nei prossimi giorni, inoltre, convocherò un incontro in cui chiederò alle altre realtà cittadine coinvolte di fare altrettanto, dall'ospedale dove i tecnici dovranno valutare quale sia il grado di evacuazione necessario a garantire l'incolumità dei pazienti anche in caso di scoppio dell'ordigno all'IPAB, dalle aziende erogatrici di servizi come Aim e Acque Vicentine, a FTV, fino a Fiera di Vicenza, che potrebbe rappresentare un'importante struttura di supporto durante l'evacuazione”.

Il sindaco, inoltre, ha inviato una dettagliata relazione sulla complessità dell'evento al servizio di protezione civile della Regione Veneto perché chieda, al più presto, lo stato di emergenza, dal momento che la presidenza del Consiglio dei Ministri ha precisato che questa domanda è di competenza regionale. Nella relazione è stata ipotizzata anche una prima stima di massima dei costi dell'evacuazione che si aggira attorno al milione e mezzo di euro, per quanto l'obiettivo sia contenere al massimo la spesa: “Una cifra provvisoria – ha precisato Variati – che dipenderà molto anche dal periodo nel quale la Prefettura deciderà di procedere con il disinnesco. Per quanto mi riguarda, sia per i costi sia per i disagi ai cittadini, chiederò il bomba day avvenga in primavera, ma l'ultima parola non spetta a me”.

Di certo è che il Comune non potrà spendere un euro per l'evento senza la certezza della copertura dello Stato: “Anche se la macchina organizzativa comunale è di fatto già partita perché ho la necessità di garantire ai miei cittadini da evacuare un piano il più possibile efficiente – ha ribadito il sindaco – , considerati i tempi e i vincoli del patto di stabilità, senza la copertura finanziaria dello Stato per far fronte a questa emergenza non potrò spendere un euro del bilancio comunale”.

 

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