Città di Vicenza

22/11/2013

Donazione di autografi e libri di Neri Pozza, firmata la convenzione

Tra la Biblioteca Bertoliana e Anna e Alberto Belloni

A trent’anni dalla morte di Bruno Belloni, amico e collaboratore di Neri Pozza, i figli Anna e Alberto lo ricordano con il dono alla biblioteca Bertoliana di sei minute di testi autografi e tre lettere di Neri Pozza, insieme a sessanta volumi della casa editrice.
Nato pochi mesi prima della conclusione della grande guerra, il 27 agosto 1918, Bruno Belloni fu consulente amministrativo della casa editrice Neri Pozza dal 1978 all’anno della sua scomparsa, il 29 agosto 1983. Ordinando la casa dei genitori, la figlia Anna ha ritrovato tracce di questo passato di collaborazione tra il padre e il grande editore vicentino:  la bozza di stampa con correzioni autografe del testo di Neri Pozza intitolato "Altre eresie: La morte del vecchio, La grande villa, I colori dell'orbo", e alcune minute di testi scritti da Neri negli anni ’80. Spicca un testo intitolato "Quale cultura?", datato 21 maggio 1982. Prendendo spunto dal progetto del nuovo teatro per Vicenza dell'architetto Gardella, Neri Pozza puntualizza con la sua proverbiale lucidità intellettuale: “La cultura è ... una spesa prioritaria se la si considera un servizio destinato alla collettività ... proprio con la cultura si educano le generazioni. Farlo in ritardo è un delitto. Farlo in ritardo è continuare nella beata supposizione che la cultura è un lusso, anzi un decoro di gente raffinata, mentre la cultura è ormai il nome con cui si contrassegna il lavoro umano a tutti i livelli. Senza cultura – quale che sia – si crescono generazioni tagliate con la scure”.
La lettera di Neri Pozza a Bruno Belloni del  28 febbraio 1983 esprime invece il sincero rapporto di amicizia e affetto che intercorreva tra i due. Nell’incoraggiare l’amico Bruno nel delicato periodo della convalescenza che sta trascorrendo, Neri Pozza si sofferma sulle difficoltà che incontra per l'opera "Storia della cultura veneta". “Rimpiango - scrive - che non si possa più fare il bel lavoro di un tempo, condurre avanti insieme non soltanto i libri ma anche il rapporto con gli amici e i mecenati”. Bruno Belloni se ne andrà di lì a pochi mesi. Neri Pozza reggerà il carico di un’editoria sempre più difficile e competitiva per altri cinque anni. Morirà il 6 novembre 1988.

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