Città di Vicenza

22/11/2013

Dalle preghiere del melodramma al ‘900: messe e concerti in ricordo del marchese Roi

Ultimi appuntamenti il 24 novembre con l’Ensemble corale “La Rose” nella Chiesa di S. Gaetano e con il Coro ed ensemble strumentale di Vicenza di Giuliano Fracasso nella chiesa di S. Marco

La rassegna musicale “Vicenza d’Autore” - organizzata dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Fondazione Roi - entra, questa domenica 24 novembre, in uno dei suoi momenti peculiari, di cui saranno protagonisti l’Ensemble corale “La Rose” (diretto da Jose Borgo) e, soprattutto, Coro ed ensemble strumentale di Vicenza (diretto da Giuliano Fracasso).
Con l’Ensemble “La Rose” si chiuderà nella Chiesa di S. Gaetano (ore 18.30) la serie delle messe cantate iniziata la prima domenica di novembre:il gruppo femminile guidato da Jose Borgo, recentissimo vincitore dell’ultimo nazionale di Stresa, una delle più belle novità della polifonia non solo vicentina di queste ultime stagioni, eseguirà musiche tutte novecentesche e contemporanee, appositamente pensate per quest’occasione liturgica.
Ma l’attenzione sarà poi indubbiamente assorbita dal Coro di Vicenza che Giuliano Fracasso guida da trentacinque anni, segnando profondamente le cronache musicali della città. In due occasioni, entrambe con dedica al compianto marchese Giuseppe Roi, la messa cantata del mattino (ore 11) e il concerto della sera (ore 21), sempre nella Chiesa di S. Marco, Giuliano Fracasso proporrà due programmi legati al rapporto fra religiosità e melodramma: nella messa del mattino con le parti “fisse” della Messa Solenne “di Gloria” di Giuseppe Verdi (oltre ad alcuni brani celebri, come l’Ave Maria e la “Vergine degli Angeli”) e nel concerto serale che si presenta col titolo significativo de “La preghiera nel melodramma: le musiche sacre di Verdi e Wagner”. Al mattino, con il coro ci saranno il soprano Cristina Baggio, oltre all’organista Gianmichele Costantin; nel concerto della sera (con una formazione corale davvero imponente), al piano ci sarà Fausto Di Benedetto.
La Messa Solenne è frutto del giovane Verdi che, ancora ventenne (fra il 1833 e il 1835), subisce ancora gli influssi prima di Rossini e poi di Bellini (ma è già molto caratteristica la destinazione per organico corale tutto femminile del “Qui tollis”). Nel programma del concerto serale, si segnalano, di Verdi, la Laudi alla Vergine Maria, ma anche “Gli arredi festivi” dal Nabucco, mentre, dal repertorio wagneriano, si potranno sentire il Coro dei Pellegrini dal Tannhauser e la marcia nuziale per coro dal Lohengrin.
Certo è che da Fracasso, musicista fra i più eclettici che si possano incontrare nelle più diverse occasioni, ci si possono attendere intermezzi e fuoriprogramma impensabili, da Pietro Mascagni a… Dave Brubeck.

 

 

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