Città di Vicenza

20/11/2013

Gioco d'azzardo, le proposte dei Comuni per la legge regionale contro la ludopatia

Da sinsitra: Don Luigi Tellatin, Manuele Bozzetto sindaco di Nove,
consigliere comunale Raffaele Colombara (foto di Mauro Gottardo)

Condividere proposte da inserire nella nuova legge regionale sul gioco d'azzardo per contrastare la ludopatia: è stato questo l'obiettivo dell'incontro che si è tenuto lunedì a Loreggia, in provincia di Padova, a cui ha partecipato anche il consigliere comunale Raffaele Colombara in rappresentanza dell’amministrazione comunale e come esperto di Avviso Pubblico.
L’incontro è stato organizzato dai sindaci dei Comuni di Loreggia, Fabio Bui, di Silea, Silvano Piazza, di S. Angelo di Piove, Romano Boischio, e di S. Martino di Lupari, Gerry Boratto che hanno convocato tutti i sindaci della Regione per discutere insieme delle due proposte di legge regionali ora sotto esame del consiglio.
All'incontro erano presenti anche i consiglieri regionali Claudio Sinigaglia e Cristiano Corazzari, primi firmatari delle proposte di legge regionale, e Don Luigi Tellatin, coordinatore regionale di Libera.


“Le Regioni stanno finalmente proponendo delle leggi sulla dipendenza dal gioco d'azzardo, esercitando da una parte un’azione di pressione politica nei confronti del Parlamento, che tarda ad adottare le proposte di legge da tempo all’esame, dall’altro cominciando a dare risposte ad un fenomeno che ha forti ripercussioni sul piano sociale e sanitario - ha ricordato il consigliere comunale Raffaele Colombara -. Ogni anno vengono giocati in Italia circa 90 miliardi di euro, ma a fronte dei circa 8 che lo Stato incassa in tasse, ne spende già oggi più di 6 in costi sociali generali riconducibili al fenomeno: e devono ancora essere attivate le risorse dirette per l’assistenza sanitaria delle persone dipendenti dal gioco d’azzardo. Già così è chiaro come 'il gioco non valga la candela'. La legge regionale rappresenta quindi un passo importante perché consentirà di cominciare a sostenere concretamente coloro che vengono sopraffatti dal gioco e le loro famiglie, ma anche per fare prevenzione evitando che altre persone potenzialmente a rischio cadano nel baratro della ludopatia”.

Le proposte per la nuova legge regionale riguardano in particolare l’adozione di un piano triennale di prevenzione e contrasto della dipendenza, introducono per ora in via sperimentale prestazioni di assistenza da parte delle ULSS, delimitano l’apertura di locali per il gioco d’azzardo a non meno di 300 metri non solo da luoghi sensibili come le scuole, ma anche da mercati di quartiere e da altre sale da gioco, dando comunque facoltà ai comuni di individuare altri luoghi sensibili tenuto conto dell’impatto sul contesto urbano. Vengono introdotti sgravi tributari disincentivi fiscali. Viene proposto inoltre un marchio “Slot free – Veneto” per gli esercizi che scelgono di non installare slot machine. Inoltre, sono allo studio misure per fissare dei limiti alla pubblicità del gioco d’azzardo. La proposta di legge prevede uno stanziamento di 250.000 Euro.

“Il Comune di Vicenza – spiega Colombara - ha anche proposto di puntare sulla formazione dei gestori delle sale gioco o dei bar dove sono installate macchine per il gioco, rendere centrale il ruolo delle amministrazioni comunali e dei sindaci nelle scelte relative alla regolamentazione del settore, ha svolto delle osservazioni relativamente alle misure di disincentivazione all’apertura di sale attraverso una specifica tassazione”.

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Da sinsitra: Don Luigi Tellatin, Manuele Bozzetto sindaco di Nove, ##consigliere comunale Raffaele Colombara (foto di Mauro Gottardo)

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