Città di Vicenza

15/11/2013

Pioggia di telefonate per la raccolta dei contributi regionali a famiglie in difficoltà

Assessore Sala: “Le domande possono essere inoltrate anche attraverso posta raccomandata”

Dal 6 novembre, quando il Comune ha cominciato a validare le domande e a raccogliere la documentazione dei cittadini che chiedono di aderire ai nuovi bandi regionali per i contributi e i prestiti alle famiglie di difficoltà, il call center appositamente attivato è stato tempestato di telefonate. In soli 8 giorni lavorativi sono state più di 600 le telefonate ricevute, 520 le domande inserite dai cittadini nel portale on line della Regione, 421 gli appuntamenti già assegnati e in parte evasi per la validazione a carico del Comune.
Poiché, tuttavia, si avvicina il 21 novembre, data di scadenza dei bandi fissata dalla Regione, e potrebbero essere ancora molti i cittadini potenzialmente interessati ai contributi, l'assessorato alla comunità e alle famiglie segnala che è possibile presentare anche per raccomandata la documentazione richiesta, senza la necessità di fissare l'appuntamento per la validazione.
Avuta notizia dei bandi regionali – dichiara l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala – abbiamo immediatamente attivato il sistema del call center e degli appuntamenti, per evitare all'utenza faticose file agli sportelli che, a quanto mi risulta, si stanno moltiplicando nelle altre città. Nei giorni scorsi, inoltre, abbiamo potenziato il personale che risponde al telefono e che riceve i cittadini per la validazione della documentazione. Molte persone, però, stanno facendo fatica a trovare libere le linee telefoniche e temono di non riuscire a fare in tempo a ricevere l'appuntamento per perfezionare la procedura. Per questo suggerisco a coloro che hanno tutte le carte pronte di utilizzare l'invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, in modo da essere certi della presentazione dei documenti entro i limiti, in verità strettissimi, che ha fissato la Regione”.
In sostanza, chi ha i requisiti per accedere ai due bandi deve necessariamente compilare e stampare la domanda on line, accedendo al portale della Regione Veneto https://salute.regione.veneto.it/web/sociale (Bandi a sostegno delle famiglie). A questo punto, in alternativa alla validazione della domanda in Comune tramite appuntamento da fissare allo 0444222517, il richiedente può inviare domanda e documentazione viaraccomandata con ricevuta di ritorno entro il 21 novembre 2013 alle 12 (fa fede il timbro postale) all'indirizzo Protocollo Generale - Comune di Vicenza – corso Palladio, 98.
La busta dovrà contenere la domanda stampata in formato pdf compilata in tutte le sue parti, firmata e corredata da tutta la documentazione prevista. Gli uffici raccomandano in particolare la compilazione dei dati di contatto; l’importo del contributo richiesto; le tipologie di spese (spese mediche, ad esclusione di interventi di chirurgia estetica non conseguenti a traumi e/o incidenti stradali o comunque non necessari per la cura di una specifica patologia; pagamento di bollette di acqua, luce e gas; spese per affitti in alloggi privati per abitazioni non di lusso; le dichiarazioni previste alla pagina 2 della domanda).
L’invio della domanda e della documentazione tramite raccomandata non necessita dell’appuntamento tramite call center.
Il grande afflusso di cittadini a questi due contributi – è il commento dell'assessore Sala - è probabilmente determinato dal fatto che i due bandi regionali prevedono un ISEE più alto di quello solitamente considerato per le iniziative di sostegno. Ne eravamo pienamente consapevoli, così come eravamo preoccupati dei tempi ristretti concessi dalla procedura impostata dalla Regione. Proprio per questo abbiamo creato un'apposita task force e ora suggeriamo, in alternativa, l'invio tramite raccomandata, per dare a tutti gli interessati la possibilità di accedere a questa opportunità”.
Il bando più richiesto prevede infatti un contributo fino a 2000 euro per famiglie con ISEE 2012 fino a 16 mila euro che faticano a sostenere spese mediche, bollette e affitti.
Il secondo, ma in questo caso le domande presentate fino ad oggi sono soltanto poche decine, promuove prestiti senza interessi fino a 5000 euro riservati a famiglie con un solo genitore o genitori separati o divorziati con ISEE 2012 tra i 5000 e i 25 mila euro, per pagare spese mediche o l'affitto.

 

 

 

 

 

 

 

 

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