Città di Vicenza

11/11/2013

Emergenza Filippine, il Comune di Vicenza apre un conto corrente in aiuto ai sopravvissuti

Variati: “Fondi da destinare a progetti ben precisi”

L'amministrazione comunale di Vicenza, nell'esprimere profondo cordoglio per le vittime del disastro delle Filippine, invita tutti i cittadini a sostenere i superstiti che, scampati alla furia del tifone, ora si trovano ad aver bisogno di tutto.
Per agevolare le iniziative di solidarietà che già si stanno moltiplicando nel territorio vicentino, il Comune di Vicenza ha attivato un conto corrente dove chiunque può versare quanto gli è possibile per dimostrare la propria solidarietà al popolo filippino.
Queste le coordinate bancarie del conto della Banca Popolare di Vicenza intestato a “Comune di Vicenza – AIUTO VITTIME TIFONE ISOLE FILIPPINE” : IT14 B057 2811 8100 1057 1096 856 .
“Quanto sarà raccolto con il conto corrente aperto dal Comune di Vicenza - è il commento del sindaco Achille Variati e dell'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala –  sarà affidato, attraverso i canali di Caritas, della Croce Rossa Italiana o della Pastorale dei cattolici filippini in Italia, ad organizzazioni internazionali per la realizzazione di specifici progetti di cui daremo puntuale comunicazione. Questi sono sicuramente tempi difficili per molti nostri concittadini, ma di fronte all'enorme disastro che ha colpito una popolazione inerme, la nostra comunità non può che sentirsi chiamata in causa e rispondere con la generosità che da sempre la contraddistingue. Queste tragedie ci impongono di essere prima di tutto cittadini del mondo”.
Nel territorio comunale di Vicenza vivono più di 800 filippini a cui si aggiungono alcune migliaia di residenti nel territorio provinciale. Nella parrocchia di Araceli ha sede il Centro pastorale dei filippini, diretto da padre Paulino Bumanglag che è anche coordinatore nazionale per la Pastorale dei cattolici filippini in Italia. Padre Paulino questa mattina ha confermato al sindaco Variati la situazione di estrema miseria e prostrazione in cui si trovano i suoi connazionali, ricordando come le stesse zone colpite dal tifone poche settimane fa siano state sconvolte dal terremoto.

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