“Ogni volta che viene dato un euro a chi è in difficoltà economica e questo euro diventa un aiuto a raggiungere l’indipendenza e tornare parte attiva della società, allora l’obiettivo è stato raggiunto. In quest’ottica i fondi al sociale non sono un costo, ma un investimento”.

Così il sindaco Achille Variati, componente dell’ufficio di presidenza dell’Anci con delega al welfare, è intervenuto oggi alla XXX assemblea annuale dell’Associazione nazionale dei comuni italiani in corso a Firenze. Il sindaco ha fatto il punto sulla situazione delle famiglie italiane al di sotto della soglia di povertà in un periodo di dura crisi economica, sui tagli al fondo nazionale per le politiche sociali degli ultimi anni e sulle scarse risorse destinate ai Comuni in questo settore.

“Il nostro dovere di sindaci è garantire il diritto ai cittadini di poter accedere almeno al minimo vitale per una questione di dignità – ha spiegato Variati -. Chiediamo alla politica un progetto nazionale pluriennale di contrasto alla povertà, un sostegno che superi l’ottica assistenziale alle singole persone per mettere al centro dell’attenzione il nucleo familiare, verso uno sviluppo di inclusione sociale. È doveroso aiutare i cittadini, ma chiedendo in cambio una reazione che porti chi è assistito a tornare indipendente dal sussidio attraverso progetti personalizzati”.

“Un altro punto fondamentale che deve essere al centro delle scelte politiche nazionali è il sostegno alle non autosufficienze – ha concluso Variati -. I Comuni da soli non ce la fanno più a dare risposte e occorre quindi spendere nel migliore dei modi i fondi comunitari 2014-2020. Anche questo è un capitolo delicatissimo che ha a che fare con la dignità delle persone e che la politica non deve sottovalutare”.