Città di Vicenza

17/10/2013

"Incontro sulla tastiera" inaugura il 22 ottobre al Teatro Olimpico con Igor Roma

Il celebre pianista vicentino porta un programma degno del suo stile “pieno” e virtuoso

Igor Roma

Inizia una nuova Stagione di Incontro sulla Tastiera e il Teatro Olimpico è ancora una volta il palcoscenico ideale del concerto di apertura, come lo sarà ancora anche per i due appuntamenti di chiusura il prossimo maggio 2014.
E il concerto “olimpico” vede protagonista un grande e noto pianista, orgoglio del nostro territorio e oramai habitué dei teatri internazionali. Si tratta di Igor Roma, musicista di origini svizzere ma scledense di adozione, divenuto celebre per aver vinto, tra gli altri, il concorso internazionale “Franz Liszt” di Utrecht nel 1996, e la cui carriera è oramai da anni radicata oltre confine. Per Incontro sulla Tastiera, tra l’altro, si tratta di un significativo e gradito ritorno, vista l’amicizia ventennale con l’artista, che si è esibito più volte ad inizio carriera per l’Associazione vicentina, prima di prendere il via per i più rinomati lidi europei ed internazionali.
Un programma di grande spessore, quello presentato, un ampio gioco esplorativo che cuce le linee espressive di due secoli di musica.
La prima parte è dedicata alla Sonata KV 311 in Re magg. di W. A. Mozart, impreziosita dalla celebre “Marcia alla Turca”, e poi alla Sonata op. 57 in Fa min. di L. v. Beethoven, nota ai più col nome di “Appassionata”, carica di passione e vibrante drammaticità. Nella seconda parte, invece, campeggiano lo Studio op. 25 n. 7 di F. Chopin, mirabile pagina di esercitazione tecnica, volta al perfezionamento timbrico e ritmico, e il suo più celebre Improvvico-Fantasia; a seguire il Vocalise op. 34, n. 14 di S. Rachmaninov, nell’ arrangiamento di Zoltán Kocsis, brano nato originariamente come esercizio per la voce privo di testo ed espressamente dedicato alla soprano Antonina Nezhdanova, cui fa da contraltare il soave e sibillino Giochi d’Acqua di M. Ravel, preludio al gran finale lisztiano, caratterizzato da un impareggiabile “crescendo” virtuoso, centrato sulla celebre Rapsodia Spagnola e sulla Parafrasi da "Il Rigoletto" di Verdi.
Un viaggio musicale mirabile, che parte dal classicismo mozartiano e, passando dal preromanticismo beethoveniano, arriva fino ai colossi dell’800 romantico e dell’impressionismo dei primi del ‘900. Un viaggio per capire la trasformazione del disegno musicale e della sua interpretazione, così da permettere allo spettatore di assistere al passaggio di testimone dalle sperimentazioni avveniristiche e rivoluzionarie delle Sonate di Mozart all’intimo lirismo del romanticismo chopiniano. Ma anche dall’intimismo espressivo di Chopin all’autoesaltazione esibizionista lisztiana, sempre centrata sull’IO, categoria creatrice e dominatrice del pensiero romantico, ma orientata verso una forma di virtuosismo trascendentale. E’ con Liszt, pianista per eccellenza, che si crea il passaggio e poi l’ulteriore tra la via già indicata da Clementi, Beethoven e Weber e la costruzione del pianismo moderno, come riconosciuto dallo stesso Busoni.
Senza dimenticare infine un altro passaggio: le filigrane di Chopin e di Liszt, che insaporivano di gesti sonori il discorso, prendono un’altra luce con Ravel: ecco dunque che pian piano l'ornato, e non il soggetto, assorbe tutto l'interesse dell'ascoltatore, e quando il soggetto compare, in incantate melodie, non ha forza patetica o rappresentativa, ma solo evocativa.
Un concerto da non perdere. Un artista tutto da riscoprire.
Il concerto inizia alle ore 21. Prevendita Pantharei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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