Continua in Biblioteca Bertoliana il ciclo di conferenze organizzato, con il contributo della Fondazione Cariverona e della Regione Veneto, in occasione del 5° centenario della battaglia di Vicenza del 1513.
Dopo l’incontro-cornice,  che ha ricostruito lo scenario politico e militare dei primi decenni del Cinquecento nel quale  si colloca l’evento accaduto il 7 ottobre alle porte di Vicenza, la seconda conferenza è affidata a Claudio Povolo, storico  dell’Università di Venezia.
Claudio Povolo ci condurrà dentro la storia di un secolo, il Cinquecento, che si avviò con quel decennio sanguinoso, ma che successivamente si costituì come il periodo di massimo splendore della città.
I ceti nobiliari e il popolo erano divisi tra loro e al loro interno, e si  raccoglievano  sotto le insegne dell’Aquila imperiale o del Leone marciano. I due animali erano simboli politici e archetipi di un’antitetica idea di stato. L’aquila rappresentava l’impero che nel diritto romano e nella cultura classica  aveva i suoi riferimenti culturali: ad esso guardava l’aristocrazia perché garantiva i valori umanistici in cui si riconosceva e, data la distanza tra centro del potere e periferia, il pluralismo politico.
Il leone era il simbolo della Repubblica Veneta  e ne rappresentava la sovranità e il potere che  esercitava direttamente sulle città, pur rispettandone gli statuti e le consuetudini, attraverso i suoi podestà e i capitani. Era un sistema di potere estremamente sensibile a rispettare l’autonomia della città, ma che non poteva essere del tutto accolto da una nobiltà antica e prestigiosa come quella vicentina, che si trovò ad essere soggetta ad un patriziato provvisto di una cultura giuridica e politica così diversa da quella rappresentata dall’Impero.
La conferenza si terrà venerdì 18 ottobre  a  Palazzo Cordellina in Contrà Riale 12 alle ore 18.30.