Città di Vicenza

04/10/2013

“Ponti di pietra, ponti di parole”, a ponte S. Michele domenica 6 ottobre

Dialogo interculturale tra le due sponde del Retrone

Domenica 6 ottobre alle 20.45, dopo il rinvio causato dal maltempo lo scorso 29 settembre, il celebre ponte seicentesco – memore della presenza letteraria di Neri Pozza – accoglie tra le sue sponde un inedito dialogo interculturale: le immagini poetiche di Ivo Andrić e di Mak Dizdar incontreranno una serie di brani della grande letteratura italiana, legati al tema del ponte come luogo di incontro tra le civiltà e le generazioni.
Organizzato in collaborazione con l'assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, con Progetto arca delle memorie, le associazioni culturali Itinerari letterari, Casa Lorca e Bàilam Teatro, l'associazione Centro documentazione e studi Presenza Donna, l'appuntamento culturale dal titolo “Ponti di pietra, ponti di Parole” (a partecipazione e offerta libera), è ideato e diretto da Agata Keran con Giulia Basso, e le voci narranti di Stefania Carlesso ed Emiliano Gregori, e con l'intervento di Federica Cacciavillani, presidente dell’associazione Presenza Donna.
In caso di maltempo l’evento verrà ospitato nella vicina Loggia del Capitaniato.
Intrisa di rimandi poetici e religiosi, l'intitolazione del ponte vicentino all’angelo ardente protettore di viandanti e di pellegrini di ogni dove, pone l'interrogativo di dove stia il “fuoco”, il quarto elemento, in un arco di pietra sopra le acque, sospeso tra il cielo e la terra. La risposta suggerita è spirituale: custode di soglie, lo stesso arcangelo è metaforicamente un ponte che sostiene e accompagna le anime in viaggio verso la luce.
Da sempre - commenta il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci - l’uomo costruisce ponti per unire fra loro luoghi, quartieri, culture, paesi e persone: ponti reali, fatti di pietra, e ponti immateriali, fatti di parole, racconti, memorie. Il ponte è per noi occasione di esperienza dell’altro, di incontro e confronto fra storie e geografie culturali differenti. Proprio per questa sua natura 'aperta', esso si presta a progetti, anche piccoli, di frontiera. Non è un dunque un caso se uno dei ponti più belli di Vicenza accoglie nella notte dedicata agli arcangeli delle letture che amalgamano fra di loro il tessuto architettonico della città, le sue vie d’acqua, la memoria storica, la letteratura e la spiritualità, consentendo così una nuova comunicazione fra il ponte, come luogo monumentale e simbolico insieme, e l’osservatore”.
La spiritualità di questo luogo - racconta Agata Keran -, il suo ciottolato sconnesso trasportano spontaneamente il pensiero altrove, a ripercorrere non solo i sentieri di una Vicenza di ieri, ma a scoprirla come città dove si intrecciano memorie e sentimenti di tutti i suoi cittadini, anche quelli acquisiti”.
Aggiunge Giulia Basso, la curatrice che impreziosirà il dialogo con la scelta dei testi italiani: “L'associazione 'Itinerari letterari' ha accolto con interesse l'appello a collaborare a questa inattesa conversazione tra voci della letteratura e della spiritualità. Desideriamo proporre una serata coinvolgente, durante la quale rendere prossimi contesti e storie culturali che invitano ad essere ascoltati con sempre maggiore attenzione".
Sono gli incontri di oggi – sottolinea Federica Cacciavillani – a rendere ‘parlanti’ le pietre di un ponte che, simbolicamente, è sempre l’immagine di un collegamento, di un passaggio, di un interscambio di vite e di parole: ciò che avviene ogni giorno nelle nostre città”.
Per informazioni: 373 7394088 – facebook.com/itinerari.letterari.

 

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