Città di Vicenza

03/10/2013

Primo incontro tra i presidenti dei consigli comunali di Vicenza, Verona e Rovigo

Formisano: "Un confronto per valutare soluzioni comuni e future sinergie"

Da sinistra: Avezzù, Formisano, Zanotto

A Palazzo Trissino il presidente del consiglio comunale di Vicenza Federico Formisano ha incontrato oggi i suoi colleghi di Verona, Luca Zanotto, e Rovigo, Paolo Avezzù.
Con loro c'erano anche il segretario generale del Comune di Vicenza Antonio Caporrino e il vice segretario generale vicario e dirigente del settore affari generali e comunicazione interna del Comune di Verona Giuseppe Baratta.
L'incontro aveva come obiettivo la collaborazione delle tre amministrazioni comunali per la condivisione di alcuni argomenti e per valutare quindi iniziative comuni.
“Durante questo nostro primo incontro ci siamo concentrati su quattro questioni – ha precisato il presidente del consiglio comunale di Vicenza Federico Formisano -. Innanzitutto ci siamo confrontati sulla modalità di accesso agli atti per i consiglieri comunali, in particolare in relazione ai rapporti con le aziende partecipate o ex partecipate. Sia a Verona che a Rovigo il regolamento del consiglio comunale prevede che la presidenza del consiglio funzioni da filtro, cosa questa che non avviene a Vicenza. Pertanto è mia intenzione suggerire la revisione del regolamento del consiglio comunale, approvato di recente. I tempi per intervenire, sottolineo, non saranno rapidi perché la commissione è impegnata con la stesura del regolamento del consiglio degli stranieri e di partecipazione”.
“Abbiamo anche fatto un ragionamento di prospettiva sulla possibilità dei consigli comunali di omogeneizzarsi – ha proseguito Formisano -. L'altra questione affrontata è quella del “decreto taglia carta”. A Vicenza, in seno alla commissione del territorio, alcuni consiglieri hanno manifestato l'esigenza di disporre di documentazione cartacea per la consultazione delle mappe, sebbene tali materiali vengano consegnati attraverso supporti informatici, per esempio in cd. Verona e Rovigo, in questo caso, sono allineati con le nostre disposizioni, con una tendenza quindi alla smaterializzazione e all'implementazione dell'uso degli strumenti informatici, sebbene nessuna abbia previsto di dotare i consiglieri di pc o I pad. Solo Verona ha fornito ai consiglieri comunali cellulari di servizio. Se anche Vicenza dovesse  scegliere di comportarsi come Verona la spesa non sarebbe comunque esorbitante visto che per ciascun consigliere annualmente verrebbero investiti dai 200 ai 300 euro”.
“Abbiamo infine fatto una valutazione – ha concluso il presidente - sulla dotazione finanziaria dei gruppi consiliari, A Verona e Vicenza l'entità di tali fondi è davvero modesta (il nostro Comune prevede a bilancio 246 euro all'anno per le attività istituzionali dell'ufficio di presidenza e 400 euro complessivi per l'insieme dei gruppi), mentre a Rovigo tale stanziamento è pari a zero. Si è pensato anche di ricorrere ad altri interventi di supporto dell’attività consiliare, come ad esempio la concessione gratuita di sale per incontri di carattere informativo. A Vicenza attualmente sono a disposizione le sedi circoscrizionali per un numero limitato di dieci giornate all’anno”.
I presidenti del consiglio delle tre città coinvolte, valutata la positività di questo incontro,  hanno manifestato l'intenzione di riunirsi nuovamente prima della fine dell'anno a Verona, successivamente a Rovigo.

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Da sinistra: Avezzù, Formisano, Zanotto

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