Città di Vicenza

26/09/2013

Ponte Pusterla, terminati i lavori alla pila portante

Balbi: “Il consolidamento post alluvione è definitivamente ultimato”. Partito il cantiere anti-allagamenti in stradella dei Munari

L'assessore Balbi tra gli ingegneri Galiazzo e Fichera

Terminati definitivamente i lavori post alluvione 2010 su ponte Pusterla. Lo ha annunciato questa mattina l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi, durante un sopralluogo effettuato in occasione della fine dell'ultimo intervento, quello di consolidamento della pila portante di ponte Pusterla verso il Patronato.
Il cantiere è stato davvero molto veloce, al punto da aver concluso le operazioni con una settimana d'anticipo rispetto ai 40 giorni previsti – ha dichiarato Balbi -. Sotto gli occhi incuriositi di numerosi passanti per la spettacolarità delle operazioni, infatti, l'impresa Costruzioni Miotti ha lavorato anche di sabato e di domenica per approfittare delle condizioni meteo favorevoli successive ad un avvio di cantiere colpito invece da un'ondata di maltempo”.
L'intervento infatti – iniziato il 20 agosto scorso - doveva essere completato in breve tempo non solo per rispettare le scadenze della rendicontazione (31 ottobre) imposte dalla Regione Veneto, che ha finanziato in buona parte il costo di restauro del ponte, ma anche perchè le ispezioni condotte alle pile avevano effettivamente constatato la necessità di intervenire con urgenza sulla pila verso il centro storico, apparsa erosa in maniera significativa dalle piene del fiume degli ultimi anni ed in particolare dell'alluvione del novembre 2010.
Ringrazio i residenti e i commercianti della zona – ha aggiunto Balbi – che hanno sopportato rumori e vibrazioni per un mese. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio per ridurre al minimo necessario i tempi di intervento, che comunque andava assolutamente eseguito prima delle piogge autunnali”.
Nel dettaglio, grazie ad una pista in terra e ghiaia provenienti dalle cave di Valdagno dove sono già state riportate (salvo una parte che è servita a colmare alcuni dislivelli del letto del fiume), è stato creato un percorso utile non solo a portare i materiali di rinforzo della pila, ma anche a creare una deviazione verso sinistra del corso del fiume, in modo da lasciare in secca l'area di intervento e scongiurare quindi il rischio “scalzamento” della pila stessa durante il lavoro. È stato pertanto eseguito uno scavo in profondità intorno alla pila, nella quale, progressivamente, sono stati inseriti tre strati di massi sovrapposti.
Abbiamo inoltre approfittato della pista in mezzo al fiume – ha spiegato Balbi - per effettuare alcuni altri ripristini, sigillature e riparazioni sulla parte bassa della volta del ponte. L'altra pila invece non ha bisogno di riparazioni: la conformazione del fiume in quest'area, infatti, rende la spinta dell'acqua sulla pila verso S. Marco decisamente inferiore alla pila dove siamo intervenuti”.
Il costo del consolidamento della pila, 300 mila euro, è stato coperto dalle economie dell'appalto del restauro del ponte, costato complessivamente 1.941.000 euro, di cui 1.191.000 finanziati dall'Unione Europea attraverso la Regione Veneto e 750 mila donati da Veneto Banca.

Stradella Munari – piazzetta S. Biagio

Terminati i lavori alla pila del ponte, ieri hanno potuto iniziare quelli anti-allagamenti annunciati in stradella dei Munari, dove verrà modificata e messa in sicurezza la rete fognaria, realizzando un nuovo scarico di emergenza dotato di vasche prefabbricate e un impianto di sollevamento, installando valvole a battente, e verrà realizzata la nuova pavimentazione. Simile all'operazione eseguita in contrà Chioare, l'intervento mira a mettere in sicurezza dal punto di vista idraulico stradella dei Munari, che è stata interessata da fenomeni di risalita delle acque dal fiume verso le condotte.
Al termine (previsto entro metà ottobre), grazie alle economie del progetto di stradella dei Munari e contrà Chioare, verrà riqualificata la parte che sta sotto il giardino di piazzetta S. Biagio. Con circa 50 mila euro, verrà in particolare rifatto il muro di contenimento del giardino: inclinato e fessurato in più punti, il muro verrà abbattuto, ricostruito in calcestruzzo e completato alla base con la realizzazione di un nuovo marciapiede per la messa in sicurezza dei pedoni.

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