Città di Vicenza

12/09/2013

Ipab e disabilità: incontro a Palazzo Trissino tra Variati e Sernagiotto

Il sindaco Achille Variati ha incontrato oggi pomeriggio a palazzo Trissino l'assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto per affrontare insieme due temi assai caldi e delicati per Vicenza: Ipab e disabilità.

Con loro c'erano anche il commissario straordinario regionale di Ipab Francesco Zantendeschi, l'assessore comunale alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, il presidente della conferenza dei sindaci Giuseppe Danieli e, infine, in un incontro a parte, i capigruppo del consiglio comunale.

Condividiamo pienamente la necessità di dotare Ipab dell'accordo di programma – dichiara Variati sul primo punto -. Siamo quindi d'accordo che entro metà ottobre il commissario straordinario completi la comparazione dei valori in gioco, perchè si tratta del passaggio fondamentale per chiudere la partita: prima terminiamo, del resto, e prima facciamo il bene di Ipab. E non si esclude che il commissariamento possa terminare anche prima della scadenza fissata per maggio 2014”.

Per quanto riguarda poi il fondo regionale per la non autosufficienza – aggiunge il sindaco -, abbiamo ragionato su come superare almeno questi ultimi tre mesi del 2013. Una legge regionale infatti ha tagliato il fondo dello 0,5% nel 2012, dell'1% nel 2013 e del 2% nel 2014: tradotto significano 7,5 milioni di euro in meno a livello regionale sulla quota sanitaria del 2013, che da noi significano 500 mila euro. L'idea quindi è di far passare in consiglio regionale, con l'assestamento di bilancio, un trasferimento di 7,5 milioni di euro dalla parte indistinta del fondo sanitario alla non autosufficienza. Si tratta di una misura straordinaria, ma che l'assessore Sernagiotto giustificherà con il fatto che il 2013 è un anno di transizione nella strada della spending review. Resta, certo, il problema sul 2014, quando il taglio previsto sarà di 14 milioni di euro: ma per allora l'assessore regionale si è impegnato ad andare avanti sull'annosa e complessa questione della definizione dei livelli essenziali assistenziali, necessari per stabilire quote di compartecipazione uniformi sul territorio regionale”.

 

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