Città di Vicenza

09/09/2013

Trasferite dalla Loggia del Capitaniato al Museo del Risorgimento le due lapidi ai Caduti

Variati: “Luogo ideale per la memoria”

Le due lapidi che ricordano i 148 Caduti della Guerra di Liberazione da oggi hanno una collocazione più consona. Su proposta della Confederazione fra le associazioni combattentistiche e d'arma di cui è presidente il commendatore Giuseppe Crosara, sentito anche il presidente provinciale dell'ANPI Mario Faggion, l'amministrazione comunale ha disposto il trasferimento delle due lapidi dalla Loggia del Capitaniato di piazza dei Signori al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Villa Guiccioli, dove sono state collocate all'esterno della cripta insieme con tutte le altre lapidi che ricordano i nomi dei Caduti vicentini, dalla Guerra d'Indipendenza in poi.

Da tempo, infatti, le stesse associazione e numerosi familiari dei partigiani segnalavano come fosse difficile leggere i nomi sulle lapidi “bifacciali”, in particolare quando la loggia è chiusa al pubblico. Inoltre le numerose manifestazioni espositive organizzate all'interno del monumento non sempre sono risultate coerenti con la presenza delle lapidi.

Di qui la scelta, concordata dall'amministrazione con le associazioni, di spostare le lapidi nel luogo della memoria dei Caduti all'interno del parco di Villa Guiccioli accompagnata dalla decisione di realizzare un nuovo segno che ricordi, in Loggia del Capitaniato, chi ha sacrificato la propria vita per la Libertà.

Il Museo del Risorgimento e della Resistenza è il luogo ideale della memoria per i nostri Caduti - dichiara il sindaco –. Sono quindi soddisfatto per questo trasferimento che dà una risposta alle richieste delle associazioni e dei parenti. Ma in piazza dei Signori, nel cuore della nostra città unica in Italia ad aver ricevuto due medaglie d’oro al Valor Militare per il Risorgimento e la Resistenza, intendiamo mantenere le celebrazioni ufficiali per il 25 Aprile e una testimonianza del sacrificio di chi ha dato la vita per lotta di Liberazione dal regime nazifascista. Si tratta di un ulteriore segnale per ricordare il significato del 25 Aprile come festa di tutti, per ribadire il valore della libertà contro l’oppressione”.

Era doveroso spostare le lapidi con i nomi dei Caduti in un luogo più adatto all'omaggio dei cittadini – aggiungono i presidenti Crosara e Faggion –, ma è altrettanto importante che anche nel cuore di Vicenza rimanga un segno che ricordi la Resistenza: una nuova lapide alla quale rivolgersi, in particolare, durante le celebrazioni del 25 aprile. Per questo motivo sosteniamo non solo la collocazione di una lapide-ricordo nella Loggia del Capitaniato, ma anche l'avvio della procedura per chiedere alla Soprintendenza di poter collocare una lapide per i Caduti della Resistenza alla base della Torre Bissara”.

 

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