Città di Vicenza

06/09/2013

Tribunale, Variati: “Vicenza non ha spazio per la sezione civile del tribunale di Bassano"

A Vicenza non c'è posto per la sezione civile del tribunale di Bassano: né nella nuova sede di Borgo Berga, né nella vecchia di S. Corona che ha bisogno di imponenti interventi di manutenzione straordinaria”. È il commento del sindaco Achille Variati alla notizia del provvedimento del Ministero della Giustizia che consente il mantenimento del tribunale di Bassano solo per alcuni giudizi pendenti al 13 settembre e per un periodo non superiore a due anni.

Sono sempre stato d'accordo con il mantenimento del tribunale di Bassano – spiega Variati -, tant'è vero che mi sono tenuto in contatto con il sindaco Cimatti e che, come atto di solidarietà, ho tenuto ferme le procedure finanziarie necessarie al trasloco verso la sede di Vicenza nella speranza di un ripensamento da parte del Governo. L'accorpamento di Bassano con Vicenza infatti pone pesanti interrogativi per la nostra città: con la costruzione del nuovo tribunale a Borgo Berga era previsto l'accorpamento di tutti gli uffici giudiziari di Vicenza in un'unica sede. La nuova sede di Borgo Berga è adatta ora per ospitare al massimo la procura e la sezionale penale di Bassano, ma non l'intera sezione civile. Il Ministero invece vorrebbe che a Bassano restassero per due anni solo i giudizi civili ordinari e le controversie di lavoro, assistenza e previdenza pendenti alla data del 13 settembre. Invece io sostengo che tutto debba restare a Bassano, anche gli altri giudizi civili pendenti, e cioè fallimenti, concordati preventivi, amministrazioni controllate, esecuzioni mobiliari e immobiliari, tutele, separazioni, affidamento minori, successioni, testamenti. A Vicenza non c'è posto, nemmeno volendo utilizzare la vecchia sede di S. Corona, perché questa avrebbe bisogno di importanti interventi di manutenzione straordinaria che non sono stati fatti negli ultimi anni, proprio in vista del trasloco a Borgo Berga. E il Comune di Vicenza, date le ristrettezze finanziarie cui sono sottoposti gli enti locali, non ha certo le risorse necessarie per coprire le spese di questi lavori straordinari”.

 

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