Città di Vicenza

20/08/2013

“ARType", si concluderà il 25 agosto la mostra allestita in Basilica palladiana

E' in dirittura d'arrivo la mostra “ARType, archetipi della videoarte: trentasei artisti italiani contemporanei” che rimarrà aperta ancora per pochi giorni nel salone al primo piano della Basilica palladiana.
La mostra, ad ingresso libero, dalle 10 alle 18, sarà accessibile fino a domenica 25 agosto, con l'opportunità di percorrere anche il loggiato al primo piano. Sabato e domenica, dalle ore 11, inoltre, i visitatori avranno la possibilità di accedere anche alla terrazza della Basilica con un suggestivo affaccio sulla piazze circostanti dove aprirà anche un bar.
ARType, il cui progetto espositivo è promosso dal Comune di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna - Videoart Yearbook, e con il contributo di Aim Energy, nasce dal desiderio di sondare alcuni archetipi dell’immaginario contemporaneo, elementi primordiali della cultura umana esplorati attraverso lo sguardo dell’arte. Il neologismo a cui si ispira il titolo di questa mostra è dato infatti dall’accostamento dei termini “arte” e “archetipi”, nella loro variante anglofona, con la convinzione che il linguaggio sperimentale del video d’artista rappresenti una via d’accesso privilegiata per osservare la complessità degli assetti antropologici nel mondo d’oggi.
I curatori – Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, docenti nelle università di Bologna, Padova e Venezia – hanno selezionato per questa mostra le opere di trentasei artisti italiani contemporanei, raggruppandole in sei archetipi, sei ambienti immersivi di proiezione allestiti nel prestigioso spazio palladiano: il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il sé.
ARType nasce come emanazione del progetto Videoart Yearbook, l’annuario della video arte italiana, (http://www.videoartyearbook.it/), nato nel 2006 presso l’Università di Bologna e ormai giunto alla ottava edizione quest’anno, per indagare le forme espressive della videoarte e della manipolazione dell’immagine nella sperimentazione artistica contemporanea.
L’idea di archetipo, che abbraccia trasversalmente l’intera storia del sapere umano, dalla tradizione classica alle scienze umanistiche novecentesche, assume nel mondo dell’arte una valenza simbolica di proporzioni ancora maggiori, che attraverso l’intervento dell’artista traspare nella sua accezione mondana. Le forme archetipali dell’esistenza umana plasmano infatti, in maniera tacita e sommessa, le sfere dell’ordinario; condizionano le abitudini, influenzano gli atteggiamenti, i piccoli gesti quotidiani. E tutto ciò accade perché gli archetipi sono forme originali – arché/týpos –, manifestazioni ancestrali dell’immaginario simbolico, espressioni dell’inconscio collettivo radicate negli spazi reconditi del sé, che reiterano se stesse, all’infinito.
Destino dell’arte è infrangere questa monotona sequenza. Gli artisti, da sempre, si sono fatti interpreti di una “visione”; e a ciò non si sottrae quell’ampia compagine di sperimentatori dalle belle pensate che opera attraverso il linguaggio del video, il mezzo espressivo che per vocazione tende a scardinare i meccanismi ordinari dell’assuefazione visiva.
Le opere in mostra aspirano dunque a tracciare una mappa antropologica dell’immaginario contemporaneo, svelare alcuni tratti dell’inconscio visivo, evocare le esperienze primordiali dell’esistenza umana per riscoprire, in un mondo affollato di immagini, l’irresistibile fascino degli archetipi.

Per informazioni: 0444 222122, uffmostre@comune.vicenza.it - www.artype.it

 

 

 

 

Galleria fotografica

Kensuke Koike - Highway Club 2012 Rebecca Agnes - A shor trip in the other side of the galaxy (2006) Virgilio Villoresi - Fine (2012) Virginia Mori - Il gioco del silenzio (2009) Marcantonio Lunardi - Default (2012)

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