Città di Vicenza

01/08/2013

Aim, premio di risultato per l'amministratore unico

Variati: “Ottima gestione di Colla, è un giusto riconoscimento economico in base a criteri meritocratici”

Un utile al netto delle imposte di 8,6 milioni di euro (di cui 2,5 destinati al Comune), un margine operativo lordo (Mol) superiore alle previsioni di 10 milioni di euro (47,9 milioni) e la diminuzione dell'indebitamento. Sono i risultati ottenuti nel 2012 da Aim grazie alla gestione dell’amministratore unico Paolo Colla, numeri snocciolati stamattina dal sindaco Achille Variati per spiegare la decisione di assegnargli un premio di risultato di 50 mila euro lordi.

La legge consente di assegnare un premio fino a 80 mila euro a condizione che l'azienda consegua degli utili – ha aggiunto Variati a pochi giorni dall'approvazione da parte del consiglio comunale del bilancio consolidato 2012 di Aim –, e di fronte a risultati ottimi ho deciso di avvalermi di questa facoltà, come del resto avevo dichiarato fin dalla nomina dell'amministratore unico: in caso di risultati positivi, avevo promesso un riconoscimento economico a fronte di un compenso di base piuttosto basso in confronto ad altre società simili. Per legge, Colla percepisce un'indennità pari al 70 per cento di quella del sindaco, cioè 39 mila euro lordi, vale a dire neanche 2 mila euro netti al mese per occuparsi di un gruppo da 304 milioni di euro di bilancio, con investimenti nel 2012 per oltre 23 milioni di euro. Non si può chiedere a un amministratore capace come Colla di assumersi questi carichi di responsabilità, che assorbono quasi totalmente la sua attività di manager, solo per 2 mila euro al mese”.

C'è bisogno di uomini così – ha dichiarato infine il sindaco -: saggi, capaci, onesti ed efficienti. E io credo nella meritocrazia, altrimenti saremo destinati ad affidare aziende importanti come Aim a uomini mediocri, perchè ai migliori vengono proposti incarichi certamente più remunerativi. Tanto più che in questo caso siamo di fronte ad un amministratore unico e non a un intero consiglio di amministrazione, che in anni passati, ad esempio con la gestione Rossi, è arrivato a costare 498 mila euro all’anno, poi scesi a 186 mila con Fazioli. Ora con Colla, una sola persona al posto di un cda, siamo al di sotto dei 90 mila euro lordi totali all’anno, compreso il premio di risultato, quando altrove si veleggia addirittura sugli 800 mila euro all’anno, come in Acegas-Aps, o 450 mila euro, come in Ascopiave, o 120 mila euro, come alla Agsm di Verona. Anche con questo premio di risultato, il costo totale dell’amministratore unico è quindi decisamente inferiore a quello di altre società simili”.

 

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