Città di Vicenza

17/07/2013

Le linee programmatiche dell'assessorato alla progettazione e sostenibilità urbana

Dalla Pozza: “Siamo alla fase della realizzazione dei piani elaborati nel mandato precedente. Continueremo sulla strada della concertazione”

Le linee programmatiche del mandato 2013-2018 della nuova giunta Variati sono state approfondite stamattina a palazzo Trissino per quanto riguarda i settori di sua competenza dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza. “Anche il mio assessorato – ha innanzitutto spiegato - è stato pensato in un'ottica di visione d'insieme di temi sempre più interconnessi tra loro e che spesso sconfinano necessariamente nei settori di cui si occupano altri assessorati. Siamo ora nella fase della realizzazione di piani le cui sigle ci hanno accompagnato nel mandato precedente: Pat, Pi, Pum e Paes - ha infatti evidenziato – raccontano un lavoro di pianificazione su macro temi, che è finito. Prima Vicenza era una città allergica alla pianificazione, cresciuta in maniera anche disordinata, con interventi estemporanei. Nei cinque anni precedenti invece abbiamo iniziato a pianificare, indicando i binari sui quali la città doveva muoversi, e adesso è arrivato il momento delle realizzazioni”.


Urbanistica

Sarà il quinquennio del secondo piano degli interventi – ha annunciato Dalla Pozza - perchè già oggi abbiamo molte richieste, come i casi Zambon e Montagnole. Ad ogni modo è un mio obiettivo che dalla presentazione del primo documento alla fase realizzativa passi meno tempo possibile. Ho già detto ai miei uffici che al rispetto delle procedure, deve essere anteposto il rispetto delle richieste dei cittadini e quindi la risoluzione dei problemi”.

L'assessore ha quindi indicato le aree su cui l'amministrazione ha intenzione di concetrarsi maggiormente: zona industriale, centro storico e “spina ovest”, tenuto conto che ci sono e ci saranno comunque nuove centralità, come Borgo Berga e il quartiere del nuovo municipio in via Torino-via Milano.

Il nostro compito principale – ha spiegato - sarà il coordinamento urbanistico attraverso i cosiddetti 'schemi direttori'. Dovremo indicare al privato come conformare le proprie realizzazioni alle linee di trasformazione e sviluppo previste dall'amministrazione. È evidente che, come del resto già fatto nel mandato precedente, ciò necessita di una notevole capacità di dialogo con le categorie e gli operatori del territorio per definire assieme le linee di sviluppo stesse”.

Siamo convinti – ha aggiunto - che oggigiorno una città non possa pensare alla mera conservazione di se stessa, per cui provvederemo innanzitutto a ricucire con il resto della città le cosiddette 'brownfield land', letteralmente i campi marroni, cioè le aree degradate e abbandonate, , che oggi punteggiano la città. Penseremo inoltre a dare un'identità nelle periferie, dove invece oggi regna il disordine urbanistico, che in gergo viene appunto definito 'urban sprawl'”.

Per quanto riguarda lo sviluppo del centro storico, l'assessore ha innanzitutto annunciato la necessaria revisione del piano particolareggiato di riferimento, il Piano Coppa: risalente agli anni '70, il piano non offre più gli strumenti urbanistici adeguati per rispondere agli obiettivi di riqualificazione, rifunzionalizzazione e tutela del patrimonio immobiliare.

 

Ambiente

L'assessore ha dichiarato che l'amministrazione proseguirà sulla strada della raccolta differenziata già intrapresa con successo con l'obiettivo di mandato di innalzare l'indice al 75%, attraverso anche l'estensione del sistema alle zone nord e ovest della città.

Facciamo inoltre grande affidamento sui progetti europei - ha aggiunto -: dopo che la Commissione Europea avrà dato il via libera al Piano d'azione per l'energia sostenibile (Paes), daremo una fortissima caccia a fondi europei, perchè, con l'obiettivo di abbattere le emissioni di Co2 del 20% entro il 2020 ci sarà una ricaduta reale in termini di investimenti sul territorio di 160 milioni di euro nei prossimi 7 anni”.

In questa direzione va il forte impulso allo sviluppo dell'elettrico, con l'installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli. “Ma soprattutto – ha annunciato Dalla Pozza -attraverso la società Veloce candidiamo Vicenza a diventare polo d'eccellenza della mobilità elettrica”.

Sul fronte delle bonifiche del suolo, poi, l'assessore ha ricordato che a breve la zona Pp6 (Teatro) verrà restituita alla cittadinanza, e così l'area ex Zambon, entro la fine del mandato, considerando che lì le operazioni, della durata di 3 anni, inizieranno nel corso del 2014.

 

Mobilità

L'assessore ha confermato che si è entrati ora nella fase di realizzazione del Pum, a partire dallo sviluppo del trasporto pubblico locale (tpl) con revisione delle linee, istituzione delle Lam (Linee ad alta mobilità), corsie preferenziali, aumento della velocità commerciale e dell'attrattività del mezzo pubblico e spostamento di quote di mobilità dal trasporto privato al tpl. “Voglio incentivare il più possibile l'uso del mezzo pubblico – ha dichiarato Dalla Pozza -, offrendo veicoli nuovi, a metano, attraenti, puntuali e convenienti, fino a che il cittadino davvero si renderà conto che prendere il mezzo pubblico per un anno costerà meno del bollo auto”. Su questa scia si situa infatti anche l'idea dell'assessore di estendere alle frazioni il servizio dei bus a chiamata, attualmente riservato alla fascia serale, perchè offre al cittadino un servizio migliore e al Comune risparmi sui costi”.

Al secondo posto delle priorità di intervento previste dal Pum la ciclabilità, per lo sviluppo della quale è prevista l'estensione della rete cittadina, il collegamento tra tronconi di piste mediante la realizzazione dei tratti mancanti, la segnaletica di indirizzamento, il collegamento con i Comuni contermini e nuove piste ciclabili dove c'è la possibilità”.

Al terzo posto infine il trasporto privato, con l'obiettivo di ridurre il traffico di attraversamento (in particolare del centro storico), l'indirizzamento verso i punti di attrattività, l'eliminazione della sosta dai bordi delle strade per incanalare le auto nei luoghi che le possano contenere e lo spostamento del traffico pesante nelle arterie esterne.

Sarà una partita complicata, che richiederà il cambiamento di abitudini – ha ammesso l'assessore - e quindi sicuramente susciterà tensioni, ma è normale. In ogni caso non faremo alcun blitz, bensì daremo ampio spazio alla concertazione per trovare assieme ai soggetti coinvolti le soluzioni migliori”.

Dalla Pozza ha infine indicato la creazione di “hub” metropolitani, cioè punti di snodo, in cui confluiranno tpl, ciclabilità, trasporto privato con possibilità di interscambio (ospedale, banche-teatro, stazione-viale Roma, park Bassano-Borgo Berga, park Cricoli...).

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