Città di Vicenza

29/05/2013

Rinnovata la convenzione per i lavori di pubblica utilità da parte di condannati

Il Comune ha rinnovato per altri due anni la convenzione con il Tribunale di Vicenza per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità da parte delle persone condannate. Si tratta di un tipo di pena prevista dalla legge che il giudice di pace può applicare su richiesta dell'imputato, consistente in attività non retribuite in favore della collettività da svolgere nelle strutture dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni o di enti ed organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.

Rispetto a due anni fa, quando venne stipulata la precedente convenzione tra Comune e Tribunale, i settori comunali in cui i condannati - necessariamente residenti nel Comune di Vicenza e in linea con le proprie professionalità - possono prestare servizio sono passati da due a nove. Oltre alla Biblioteca Bertoliana, gli altri settori sono Cultura e turismo, Provveditorato, Lavori pubblici e grandi opere, Politiche dello sviluppo, Servizio delle entrate, Mobilità e trasporti, Sport, e Decentramento, servizi demografici ed elettorali.

Dal 2012 ad oggi sono state 19 le persone che hanno svolto in Comune lavori di pubblica utilità secondo la convenzione che scade il prossimo 1 giugno. Il periodo di impiego è andato da un minimo di 10 giorni ad un massimo di 86, per un totale di 863 giorni e una media di 46 giorni a testa: 9 persone hanno prestato servizio in Bertoliana, 8 al Provveditorato, una alla Cultura e una a metà tra Provveditorato e Cultura. Per quanto riguarda le mansioni, infine, 8 dei condannati ai lavori di pubblica utilità sono stati impiegati come operai o addetti alla pulizie, 6 hanno svolto mansioni impiegatizie e 5 hanno prestato attività di custodia, ad esempio in occasione di mostre.

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