Città di Vicenza

19/04/2013

“Dire poesia”, a Vicenza il candidato al nobel per la letteratura Ko Un

Mercoledì 24 aprile all’Odeo del Teatro Olimpico

Una personalità poliedrica, poeta, scrittore, saggista, autore teatrale, narratore, traduttore, critico letterario e pittore, ma anche uomo di grande valenza storico-politica, legato al movimento per la riunificazione delle due Coree, alla battaglia per la democratizzazione del paese e alla difesa dei diritti umani: il sudcoreano Ko Un sarà l’ospite d’eccezione, mercoledì 24 aprile (ore 18.00) all’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza, del quarto appuntamento di Dire poesia 2013, il mosaico di incontri con i nomi di spicco della poesia nazionale e internazionale contemporanea promosso dal Comune di Vicenza - Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo.

Più volte candidato per il suo paese al Premio Nobel per la Letteratura, ex monaco e priore buddista, ex prigioniero politico in più occasioni, l’ottantenne Ko Un è una delle voci più importanti della Corea contemporanea e figura stimata a livello internazionale, come dimostra l’invito, nel 2000, a declamare i suoi versi a New York in occasione del Millennium World Peace Summit of Religious and Spiritual Leaders davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Versi che Ko Un reciterà per il pubblico vicentino mercoledì 24 aprile, scegliendoli da una produzione vastissima. L’artista sudcoreano ha cantato di moltissimi temi, iniziando nei primi anni ‘50 con liriche contrassegnate da una forte manifestazione sensuale di intensità verbale. Molto spesso, le sue poesie sono ispirate dalla visione di scorci di paesaggi, immerse in ricordi fugaci. La sua più straordinaria impresa poetica ad oggi è il Maninbo (Ten Thousand Lives, ovvero Diecimila vite), serie giunta al volume 23, nella quale Ko Un rievoca ogni persona da lui conosciuta o incontrata nel corso delle sue conferenze.
I suoi versi colpiscono immediatamente chi ha il piacere di leggerli o ascoltarli: i significati del vivere – il tempo, l’amore, la nascita, la morte, la natura – diventano il ritmo e al contempo l’eco del fluire esistenziale, il linguaggio diviene la sorgente del significato, che si manifesta prima dell’atto stesso della parola.

L’appuntamento di mercoledì 24 aprile è in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari e il King Sejong Institute di Venezia. Ko Un verrà introdotto da Vincenza D’Urso, traduttrice e docente di Lingua e Letteratura coreana a Ca’ Foscari.

Dire poesia 2013 è un progetto del Comune di Vicenza - Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con L’Officina arte contemporanea di Vicenza, per la cura di Stefano Strazzabosco.


L’ingresso a tutti gli appuntamenti di Dire poesia è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per ogni appuntamento, l’artista Giovanni Turria de L’Officina Arte Contemporanea stamperà una plaquette numerata con un inedito dei poeti, da distribuire  gratuitamente al pubblico.  
Nei luoghi delle letture saranno inoltre disponibili i libri degli autori ospiti di Dire poesia.

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