Città di Vicenza

17/04/2013

Il Comune ricorrerà al Consiglio di Stato contro il via libera del Tar alle sale giochi

Sale giochi: il Comune di Vicenza ricorrerà al Consiglio di Stato contro le sentenze con le quali ieri il Tar Veneto ha accolto i ricorsi delle ditte Adria Gaming e Romagna Giochi che gestiscono rispettivamente tre attività in viale San Lazzaro, via IV Novembre e corso Padova e un'attività in viale San Lazzaro.

L'amministrazione contesta l'accoglimento da parte del Tar della richiesta di annullamento del regolamento comunale per l'apertura di sale giochi approvato dal consiglio nel dicembre del 2011 e della norma urbanistica che prescrivono entrambe specifiche distanze delle sale giochi da luoghi sensibili, come scuole, centri giovanili, monumenti.

In sede cautelare lo stesso Tar aveva affermato il fondamento del potere regolamentare dell'ente locale, anche al di là delle materie contemplate espressamente dalla Costituzione e dalle norme generali.

Le due nuove sentenze, invece, affermano che la disciplina comunale si riferisce alla protezione della salute e dell'ordine pubblico e che su tali materie è intervenuta la legge dello Stato a stabilire i principi a tutela della ludopatia.

Poiché, però, in tale legge nulla è detto sul fronte della prevenzione, neppure sotto il profilo strettamente territoriale, l'amministrazione ha già annunciato che appellerà le sentenze e, contestualmente, attiverà ogni possibile iniziativa affinché Governo e Parlamento affrontino il problema anche sotto questo aspetto.

 

 

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