Città di Vicenza

22/03/2013

Ex chiesa dei santi Filippo e Giacomo: quasi ultimati i lavori di consolidamento del tetto

Un passo alla volta e l'ex chiesa dei santi Filippo e Giacomo di contrà Riale si sta rimettendo nuovo. Dopo infatti aver fatto restaurare, nel 2010, l’altare maggiore, il tabernacolo e la balaustra dell’abside ad una classe del corso di formazione superiore per collaboratori restauratori della scuola Engim del Patronato Leone XIII, l’edificio di proprietà comunale è stato sottoposto dallo scorso settembre ad un importante intervento di restauro e consolidamento delle coperture in legno, particolarmente messe a dura prova dalle eccezionali precipitazioni abbattutesi su Vicenza nel novembre di oltre due anni fa.

Subito dopo infatti all'alluvione del 2010, le numerose infiltrazioni d'acqua nel tetto della chiesa rischiavano infatti di danneggiare le tele del cassettonato ligneo del soffitto che racchiudono un ciclo pittorico importante, comprensivo di due grandi tele centrali di Alessandro Maganza (1603-1610).

È stato anzi proprio il ponteggio montato per la rimozione delle tele pittoriche a permettere una ravvicinata ispezione dello stato di conservazione della copertura di circa 400 metri quadrati e a rivelare così la necessità di procedere urgentemente al consolidamento del tetto e al rifacimento del manto di impermeabilizzazione. Senza contare le criticità rilevate in quanto a vulnerabilità sismica dell'edificio.

Di qui l'elaborazione del progetto di consolidamento del valore complessivo di 437.500 euro (finanziati per 100 mila euro da un contributo della Società Autostrada Brescia-Padova), affidato alla Eurocostruzioni di Padova, la quale ha pressochè ultimato i lavori, ad eccezione di alcuni interventi di piccola entità necessari in vista di altri interventi aggiuntivi (inizialmente esclusi dal progetto per mancanza di sufficienti risorse economiche), ma poi finanziati con il ribasso d'asta (miglioramento sismico del fabbricato, e restauro delle coperture in zona abside e cappelle laterali).

È un altro pezzo importante e prestigioso del centro storico di cui questa amministrazione è riuscita a completare il restauro – ha evidenziato stamattina, durante un sopralluogo, l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, affiancato per l'occasione dal presidente della Biblioteca Bertoliana Giuseppe Pupillo -, dopo la Basilica palladiana, la chiesa di S. Corona e le mura scaligere solo per citarne alcuni. Contiamo di completare del tutto l'intervento entro maggio. Dopodichè bisognerà cominciare a pensare ad un sistema di riscaldamento: non un vero e proprio impianto, soluzione improponibile, ma ad esempio ricorrendo ad un tappettino di legno di riscaldamento in modo che la struttura, in uso alla Bertoliana, possa essere utilizzata tutto l'anno e non solo nei mesi più caldi”.

Poter contare da giugno su questo prezioso e bellissimo scrigno è per noi della biblioteca di una grande notizia – ha commentato Pupillo -, perchè le richieste di spazi ora sono tutte dirottate su palazzo Cordellina, che non è però sufficiente a soddisfarle tutte. Qui torneremo ad organizzare mostre, incontri, convegni, presentazioni di libri e anche concerti, perchè l'acustica è ottima”.

Nel dettaglio, i lavori alla chiesetta hanno provveduto ad una revisione generale delle strutture lignee della copertura composte da capriate, arcarecci e morali, con interventi di pulizia, controllo del degrado e consolidamento degli elementi ammalorati o sostituzione di quelli non recuperabili o, ancora, di integrazione degli elementi strutturali carenti. L'intervento ha poi migliorato il collegamento dei nodi delle capriate e delle connessioni tra gli elementi, ha eseguito un trattamento antitarlo ed antimuffa, irrigidito il manto di copertura in tavelle di laterizio con del tavolato ligneo e creato un tetto ventilato.

Per garantire poi una migliore conservazione delle tele pittoriche inserite nel cassettonato ligneo sospeso alla struttura del tetto, è stata posta particolare attenzione al manto di copertura, che è stato impermeabilizzato con guaina e coibentato termicamente. Lo stesso sistema di sospensione del cassettonato ligneo è stato revisionato e sottoposto ad un trattamento antitarlo.

Per le future operazioni di manutenzione, è stata inoltre realizzata una passerella tecnica di ispezione del sottotetto ed un percorso protetto sulla parte esterna del coperto.

Quanto alla tele, il ponteggio installato all'interno è stato alla fine modificato per consentire la formazione di un piano di lavoro adeguato per le operazioni, a breve, di ricollocazione nel cassettonato dei quattro grandi dipinti, nel frattempo restaurati.

In particolare, il “Martirio di San Giacomo” di Alessandro Maganza (3,50x4,40 metri) e “La Pentecoste” di Giovanni Antonio Fumiani (3x4,50 metri) sono stati restaurati da “Opere d'arte” di Valentina Piovan per 24.563 euro; mentre la “Crocefissione di San Filippo” di Alessandro Maganza (4,50x4,50 metri) e la “Moltiplicazione dei pani e dei pesci” di Alessandro e Giambattista Maganza (4,50x4,50 metri) sono stati restaurati dal centro professionale Engim per 23.111 euro.

 

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