Città di Vicenza

14/03/2013

Volti e ritratti dei vicentini illustri

Martedì 19 marzo alle 11 presentazione dei risultati del progetto a Palazzo Cordellina

Martedì 19 marzo alle ore 11 (Sala incontri di Palazzo Cordellina, Contra' Riale 12) la Biblioteca Bertoliana presenta i risultati del progetto Volti e ritratti della cultura e della storia vicentina, iconoteca on line dei ritratti dei vicentini illustri.
Con il sostegno della Fondazione Cariverona, la Biblioteca Bertoliana ha concluso il progetto Volti e ritratti della cultura e della storia vicentina che ha previsto la creazione di una iconoteca on line dei vicentini illustri attraverso la catalogazione e la digitalizzazione dei ritratti presenti in biblioteca. Sono stati recuperati 1.244 ritratti, visibili ora nell’OPAC della Bertoliana e della Regione Veneto (http://opac.regione.veneto.it/SebinaOpac/Opac )

L’incontro sarà aperto dall’Assessore alla Cultura del Comune di Vicenza, Francesca Lazzari, dal Presidente della Biblioteca Civica Bertoliana, Giuseppe Pupillo e dal Consigliere della Fondazione Cariverona, Francesco Gasparini. Seguiranno gli interventi della responsabile del progetto, Mattea Gazzola e della catalogatrice Marta Malengo.
Da sempre il ritratto è il principale veicolo di manifestazione del potere guadagnato. Chi si conquista un posto nella storia acquista il diritto di essere ricordato attraverso la propria effigie. I molti trattati relativi al ritratto che si diffondono dalla fine del XVI secolo dimostrano il crescente interesse del pubblico verso questo genere. Da questo periodo anche la borghesia, vedendo la grande diffusione di ritratti di volti anonimi accanto a quelli di coloro che, avendo condotto vita esemplare, si meritavano il diritto all’immortalità, vuole essere ritratta o, in alternativa, vuole collezionare ritratti. Nel corso del Cinquecento si moltiplicano le commissioni di gallerie di ritratti di uomini illustri, distintisi nelle lettere, nelle armi o nella vita religiosa. Il ruolo del “ritratto” rispetto al “potere” rimane nei secoli invariato: i due termini sono vincolati da stretti e sottili legami di diritti e doveri che ne determinano l’uguale sorte, comune fortuna o sventura, ricordo eterno o definitiva damnatio memoriae.
Collezionista per eccellenza dei ritratti dei vicentini illustri è il sacerdote e insegnate Pietro Marasca (1808-1891). Nella sua vita collezionò ritratti dei vicentini illustri affinché “ordinati in bella mostra porgessero a' miei concittadini viva e continua scuola di patria emulazione”. La Raccolta Marasca – che ha fornito l’idea e l’incipit del progetto - è ricca di 101 stampe e 211 disegni. Sono qui rappresentati tutti i vicentini degni di essere ricordati: navigatori come Antonio Pigafetta, architetti come Andrea Palladio, medici come Prospero Alpino, poeti come Luigi Da Porto. I disegni, di mano del pittore vicentino Pietro Zappella, sono realizzati a matita su carta; le stampe, tra i cui autori compaiono incisori di fama come il francese David Jerome e la veneziana suor Isabella Piccini, accanto a professionisti vicentini quali Cristoforo Dall'Acqua e Domenico Conte, sono principalmente realizzate con la tecnica del bulino o della litografia. Nel corso dell’Ottocento e Novecento vari bibliotecari della Bertoliana implementarono poi la collezione di Marasca con una nuova Raccolta di ritratti vicentini: la collezione raccoglie oggi 90 stampe (incisioni al bulino, acquaforti e litografie) e 125 fotografie di vicentini distintisi nei vari campi della politica (come Ezzelino il tiranno), dell’arte (come Alessandro Maganza), della medicina (come Domenico Thiene) e dell’imprenditoria (come Alessandro Rossi di Schio). Anche il memorialista Giovanni da Schio correda la sua monumentale opera in 18 volumi Persone memorabili in Vicenza di 127 immagini, tra stampe e fotografie, di illustri concittadini. Le fotografie sono realizzate dal figlio primogenito di Giovanni, Almerico, pioniere dell'arte fotografica. Il progetto ha preso poi in considerazione i ritratti presenti nei volumi del fondo Gonzati, sezione che comprende tutte le pubblicazioni vicentine o riguardanti la città di Vicenza: sono state recuperate, catalogate e digitalizzate 590 immagini di illustri vicentini, utilizzate prevalentemente come antiporta dei libri. Una curiosa galleria di vicentini si rincontra infine nell’album Impressioni vicentine: la rara edizione realizzata nel 1909 dalle Arti Grafiche Vicentine in cromolitografia per una tiratura di 299 copie raccoglie 24 caricature di illustri vicentini. Tra i personaggi ritratti compaiono nomi ancora oggi ben noti: Domenico Piccoli, ingegnere e imprenditore; Giacomo Orefice, musicista e compositore; Eleonoro Pasini, sindaco di Vicenza dal 1897 al 1900; Giovanni Dal Monte, preside dell'Istituto filarmonico; Luigi Cavalli, uno dei Mille di Garibaldi; Giovanni Battista Rezzara, avvocato e presidente dell'ordine dei procuratori.

 

 

 

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