Città di Vicenza

14/03/2013

“Identità precarie”, alla ricerca del proprio io: sabato 16 marzo al teatro Spazio Bixio

Chi siamo? Le persone cercano la propria identità attraverso quello che fanno, per poi darsi e dare ragione e sostanza di ciò che sono? Gli interrogativi verranno affrontati nello spettacolo Identità precarie, drammaturgia di Amanda Spernicelli e regia di Nicolas Ceruti, in programma sabato 16 marzo alle ore 21 al Teatro Spazio Bixio (in via Mameli 4 a Vicenza), nell’ambito della 7a edizione della rassegna Teatro Elemento Naturalmente diversi.
Da questi spunti, e da “Jimmi, creatura di sogno”, lavoro teatrale di Marie Brassard, inizia il percorso di ricerca di Ilinx officine artistiche, attraverso il quale scandagliare la materia dell’identità, vastissima e controversa, in relazione al tema della precarietà, caratteristica molto evidente della società contemporanea, dove ognuno può crearsi una serie d’identità spesso fittizie, costruite a tavolino, digitali, virtuali, televisive, in generale precarie. La precarietà è una condizione, nella nostra società, che sta diventando esistenziale, oltre che reale e presente in vari aspetti della vita quotidiana: il lavoro, le relazioni, la casa. La propria identità non dipende solo dalla propria volontà. È legata alla propria storia, al proprio luogo, alle proprie radici. Non essere radicati in una cultura genera delle difficoltà sulla propria identità. L’identità reale ha uno spessore e un radicamento che l’identità costruita non ha (un’identità precaria). Ne abbiamo esempio negli innumerevoli contratti a progetto, a tempo, a scadenza, a ore; i sentimenti e le relazioni fluttuanti all’interno di un mondo mass-mediatico, dominato da reality show di ogni sorta e grado; le difficoltà economiche di persone e famiglie non più relegate a una povertà lontana dai nostri occhi.
Gli Hikikomori, i ragazzi giapponesi che vivono da soli nelle loro stanze e hanno contatti con il mondo e ciò che gli sta intorno solo via web. Parcellizzarsi all’infinito in social network, in avatar all’interno di videogiochi. La scena è il luogo sulla quale si muovono personaggi alla ricerca di un nome, di una nuova identità. Duellanti perenni che si sfidano per trovare la loro personale e momentanea ragion d’essere, ricerca della supremazia, forse a volte solo ricerca di un termine di paragone con cui misurarsi. Il sogno che è stato mezzo e strumento di volta in volta d’evasione, di speranza, di divinazione, d’interpretazione, diventa qui l’unico luogo dove l’identità di una persona non è precaria, instabile, priva di certezze, come invece lo è nella vita reale.
La stagione allo Spazio Teatro Bixio è realizzata con il Comune di Vicenza, il sostegno della Regione Veneto, Fondazione Antonveneta e un piccolo supporto di Anthea, e vede il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale, la collaborazione con Rete Veneta Piccoli Spazi Teatrali, TVA Vicenza e Biblioteca Civica Bertoliana.
Biglietto intero 10,00 €, ridotto 8,00 €. E’ consigliata la prenotazione al nr. 345/7342025.

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