Città di Vicenza

05/03/2013

Una nuova via intitolata al presidente emerito della Camera di commercio Danilo Longhi

Una nuova via cittadina è stata intitolata oggi a Danilo Longhi (Pedemonte, 1933 – Vicenza, 2005), presidente emerito della Camera di commercio di Vicenza. La proposta avanzata dalla commissione toponomastica comunale è stata infatti accolta dalla giunta. Così, dopo le altre due vie inaugurate nella stessa zona di Borgo Berga - via Ettore Gallo e via Giorgio Oliva -, la cerimonia di questa mattina ha riguardato il passaggio pedonale che inizia da via Ettore Gallo all'altezza del nuovo palazzo di Giustizia e termina sul lungofiume Retrone, costituendo, di fatto, l'accesso principale agli uffici e alle residenze del nuovo quartiere di Borgo Berga.

Alla cerimonia erano presenti i familiari, tra cui la moglie Luisa, il sindaco Achille Variati, il presidente nazionale di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, e il presidente della camera di Commercio di Vicenza, Vittorio Mincato. Longhi, infatti, oltre ad esser stato presidente della Camera di Commercio di Vicenza per 19 ininterrotti anni (1983-2002), è stato, tra il 1992 e il 2000, anche presidente di Unioncamere, l'organismo che riunisce le camere di commercio italiane.

Per chi come me ha conosciuto Danilo Longhi, quello che celebriamo stamattina è un momento emozionante – ha detto il sindaco nel suo intervento -. Danilo è stato un uomo dal lungo impegno civile. Partì come consigliere comunale qui a Vicenza e arrivò ad essere un'autorità a livello internazionale. Sua fu l'intuizione verso l'internazionalizzazione dell'economia vicentina. E se ancora oggi il manifatturiero della nostra terra resiste, nonostante la crisi economica, è anche per la consolidata capacità di stare sul mercato internazionale su cui Longhi ha sempre puntato. Indimenticabile, poi è il suo sorriso – ha aggiunto – segno di ottimismo e speranza razionale, della consapevolezza di chi guida una comunità con la responsabilità di non lasciarsi mai andare al pessimismo. Notevole anche la sua capacità di fare squadra, di mettere assieme le istituzioni e le categorie verso obiettivi condivisi al di là degli interessi particolari e dei colori politici. Danilo Longhi è stato un'istituzione per l'economia vicentina e ancora servirebbe la sua esperienza. Intitoliamo a lui una via perchè la sua figura possa essere da esempio per le generazioni future”.

Non ho avuto modo di conoscere Longhi di persona – ha dichiarato Mincato -, ma solo dai documenti. Da questi e dal racconto delle persone emerge la figura di un uomo di grande autorevolezza e di grande capacità di mediazione, che ha fatto onore ai cittadini di Vicenza. Con largo anticipo inoltre ebbe l'intuizione che sotto i colpi della globalizzazione il sistema economico stava scricchiolando. Danilo Longhi è un'istituzione per l'economia vicentina, veneta e italiana”.

Commosso l'intervento che è seguito da parte della moglie Luisa: “Anche a nome delle figlie Chiara ed Enrica – ha detto - ringrazio il sindaco e la commissione toponomastica per la decisione di dedicare questa via a mio marito dopo soli otto anni che ci ha lasciato. È la testimonianza del lungo percorso da lui compiuto come marito, come uomo e come amministratore in ambito professionale e politico. Il suo impegno, la sua lungimiranza, il suo carisma e le sue capacità verranno così ricordate anche in futuro”.

Danilo è stato un uomo straordinario, intelligente, capace – ha dichiarato Dardanello, ricordando di esser stato di Longhi il vicepresidente di Unioncamere per tre anni -. Ci ha insegnato il valore del saper fare squadra e ha inciso in modo particolare nel sistema camerale italiano, tanto che a lui abbiamo intitolato nella sede di Roma la sala grande dove si tengono le riunioni e gli incontri importanti”.

Nato a Pedemonte, Danilo Longhi - autodidatta, instancabile e uomo dalla curiosità straordinaria -, esordisce nell'attività pubblica entrando nel consiglio comunale di Vicenza nel 1975 tra le fila della Democrazia Cristiana. Quindi, tra il 1975 e il 1980, è assessore all'urbanistica con il sindaco Giovanni Chiesa. Confermato consigliere nel mandato successivo, nel 1983 viene appunto designato dalle categorie economiche alla presidenza della Camera di Commercio di Vicenza. Da lì, Longhi inizia una lunga carriera in cui ricopre un grande numero di cariche del massimo prestigio, spesso finalizzate a dare nuovo slancio e visibilità al comparto economico della sua terra.

Numerose infatti le iniziative da lui promosse nell’ambito degli organismi collegati all’ente camerale vicentino e da lui presieduti, come la Fondazione Giovanni Rumor, il Centro veneto per la produttività, l’Ente vicentini nel mondo, l’azienda speciale Vicenza Qualità.
Dal 1992, quando diventa presidente di UnionCamere, Longhi è promotore della riforma degli enti camerali e della legge 580/1993 che ne ha rivisto radicalmente l'ordinamento, le funzioni e l'organizzazione.

Nel 1998 viene nominato vicepresidente di Eurochambres, organismo che raggruppa 1300 Camere di Commercio di 34 Paesi europei. L'anno dopo invece diventa presidente dell’Associazione delle Camere di Commercio italiane all’estero. È anche presidente di Tecno Holding, società che controlla le partecipazioni del sistema camerale italiano, oltre che consigliere di Infocamere, Cerved, Italrating e della Fondazione Censis.

Nella sua lunga carriera Longhi è stato poi anche presidente del Centro estero delle Camere di Commercio del Veneto, dell’Ente Fiera di Vicenza, del consorzio per la promozione turistica "Vicenza è", nonchè del centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio di Vicenza (Cisa).

 

 

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