Città di Vicenza

13/02/2013

Acqua Bene Comune: allo studio nuove forme di gestione

Domani ne discuterà il consiglio comunale

Acqua Bene Comune” e tale dovrà rimanere come ha ribadito la giunta comunale nella seduta del 6 febbraio scorso con un atto di indirizzo che sarà discusso domani, giovedì 14 febbraio, dal Consiglio comunale e che già la commissione bilancio ha licenziato all'unanimità. La delibera ha come obiettivo l'attuazione dell'articolo 4 dello Statuto comunale, votato il 9 gennaio 2013, che ribadisce l'attenzione per il tema “acqua”, e che afferma che il servizio idrico integrato è di interesse generale e quindi deve essere gestito da un soggetto di servizio pubblico e non sottostare alle regole della concorrenza.
A presentare l'importante documento c'erano oggi in sala Stucchi il sindaco Achille Variati, l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza, Ingrid Bianchi componente del consiglio di amministrazione di Acque Vicentine e Filippo Canova coordinatore del Forum vicentino Acqua Bene Comune.
La delibera che domani sarà discussa dal consiglio è importante perchè offre un orientamento per il futuro – ha spiegato il sindaco Achille Variati -. E' certo che non è possibile superare il quesito referendario a meno che non vi sia un'impostazione innovativa delle leggi che regolano oggi il servizio idrico integrato. Ciò significa che l'esito del referendum è una garanzia, ma bisognerà vigilare su quanto il prossimo parlamento vorrà fare. Per questo abbiamo cercato di chiarire in anticipo qual è l'indirizzo che noi vorremmo per la nostra azienda. La gestione dell'acqua a Vicenza è di Acque Vicentine che rappresenta un sistema sano ed un esempio di gestione efficiente. La preoccupazione maggiore però riguarda l'accesso al credito: un tema che potrebbe essere declinato anche come partecipazione diretta degli utenti Alla vita dell'azienda tramite, ad esempio, prestiti obbligazionari, un percorso che è doveroso fare e per il quale è necessario essere affiancati dalla legge.”
Nel caso del Comune di Vicenza Acque Vicentine lavora in house, è totalmente pubblica e assoggettata al controllo pubblico. Rimane tuttavia una società per azioni, e la legge in futuro potrebbe costringere i comuni a metterla sul mercato.
L'amministrazione comunale non vuole che accada questo e pertanto ha avviato un percorso che già dura da molti mesi – ha spiegato l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza -, partito poco prima del referendum sull'acqua e che si è sviluppato successivamente con i primi approfondimenti di natura giuridica effettuati in sinergia tra Acque Vicentine e il Forum vicentino “Acqua Bene Comune”.
Il Comune con Acque Vicentine intende dunque approfondire nuove forme di gestione che mantengano saldamente pubblico il servizio idrico integrato, anche con forme innovative che possano trarre ispirazione anche dalle delibere già votate in altri Comuni come Napoli o Reggio Emilia. Ma noi vorremmo prevedere anche la presenza degli utenti nell'assemblea di coordinamento di Acque Vicentine, per rafforzare sempre più il concetto che l'azienda èdi tutti, come l'acqua.
Altro tema da approfondire è il finanziamento indispensabile per realizzare le opere. Inoltre Vicenza proporrà agli altri comuni facenti parte della società Acque Vicentine di iniziare un percorso analogo per arrivare quindi a modificare la natura giuridica del gestore.
Già nel 2010 abbiamo raccolto le firme per portare avanti il percorso di modifica dello statuto e poi si è arrivati al referendum – è intervenuto Filippo Canova cooridInatore del forum vicentino Acqua Bene Comune -. Il secondo quesito referendario che non voleva profitti nei servizi idrici è tutt'ora inapplicato e a livello nazionale sono state lanciate delle campagne di obbedienza civile che invitavano i cittadini ad autoridursi la tariffa per applicare l'esito referendario. Qui a Vicenza abbiamo deciso di non aderire a queste campagna perchè avevamo già contatti con Acque Vicentine con il Comune di Vicenza oltre che con altri Comuni. Ora dobbiamo costruire un contenitore per la gestione del servizio idrico con la partecipazione dei cittadini per avere così ancora più forza e controllo”.
Abbiamo costruito un percorso in collaborazione con il Comune che ha portato a questa delibera, importante punto di arrivo per il carattere innovativo e per la collaborazione tra Acque Vicentine, Comune e cittadini per la creazione di un percorso condiviso – ha concluso Ingrid Bianchi, componente del consiglio di amministrazione di Acque Vicentine”.

 

 

 

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