Città di Vicenza

21/01/2013

Lungo e drammatico intervento in via Torino per aiutare una nigeriana senza fissa dimora

 Una donna nigeriana senza fissa dimora in precarie condizioni di salute è stata condotta ieri sera all’ospedale al termine di un complesso intervento che ha coinvolto per alcune ore il personale dei servizi sociali, della polizia locale, della cooperativa che gestisce l’albergo cittadino, del Suem e alcuni mediatori culturali dell’Unione Immigrati.
"Ringrazio tutti – dichiara l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari che si è tenuto in contatto telefonico con il personale presente sul posto-per il difficile lavoro svolto con impegno e professionalità. Sono state necessarie oltre cinque ore di pazienza e di tenacia per cercare di aiutare questa donna a volersi bene. Alla fine si è dovuto usare la forza per poterla ricoverare e prestarle le prime cure. Sono stati momenti di forte intensità e solo la professionalità e il gioco di squadra hanno potuto mettere fine a questa situazione che ha generato in tutti noi sofferenza e tristezza. Ancora una volta abbiamo saputo farci carico tutti insieme della miseria altrui, allungando le mani della solidarietà. "
La vicenda riguarda M.J, nigeriana quarantenne che da qualche giorno si era accampata sulle scale esterne di un edificio di via Torino 21. Attorniata da sacchetti, coperte, cibo e spazzatura, magrissima, secondo chi le portava qualcosa da mangiare, nelle ultime ore non si muoveva nemmeno più e rifiutava qualsiasi tipo di aiuto. Per questo motivo ieri mattina una volontaria della Caritas ha avvisato l’assessore Giuliari che ha immediatamente fatto scattare i soccorsi.
Verso le 15,30 è intervenuta sul posto una pattuglia della polizia locale e personale dei servizi sociali e della cooperativa Cosep che gestisce l’albergo cittadino, nel tentativo di organizzare l’accoglienza della donna. Con il gruppo si sono recati in via Torino anche alcuni mediatori culturali dell’Unione Immigrati, tra i quali una signora che, comunicando con la nigeriana nel suo dialetto, ne ha verificato le condizioni non solo fisiche ma anche psicologiche molto precarie e l’assoluto rifiuto a volersi spostare dal suo bivacco.
Soltanto verso le 20, dopo che la guardia medica ha predisposto un ASO, cioè un accertamento sanitario obbligatorio, la donna è stata fatta salire in ambulanza ed è stata accompagnata in ospedale per le indispensabili cure.
Secondo quanto raccontato in modo molto confuso dalla nigeriana, si tratterebbe di un’ex prostituta che tempo fa avrebbe vissuto a Vicenza, prima di spostarsi per un anno a Napoli.

 

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Intervento in via Torino Intervento in via Torino

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