Città di Vicenza

19/11/2012

“Profili 2012 – Voci di donna”: dal 21 al 25 novembre gli ultimi appuntamenti

al Kitchen Teatro Indipendente e al Teatro Spazio Bixio

"Mia o di nessuno" in scena al Kitchen il 24 novembre

Si avvia alla conclusione “Profili 2012 - Voci di Donna”, la dieci giorni di eventi contro la violenza sulla donna promossa dal Comune di Vicenza (assessorato alla Cultura, assessorato alla famiglia e alla pace, assessorato alle pari opportunità) in collaborazione con Kitchen Teatro Indipendente, Teatro Spazio Bixio e Cinema Teatro Primavera.

Le iniziative in cartellone offrono al pubblico vicentino la possibilità di conoscere attraverso i linguaggi dell’arte le diverse forme e sfumature con cui si presenta la discriminazione nei confronti delle donne. Un’emergenza sociale che ha indotto autorità ed operatori culturali della città a creare una manifestazione che, nelle intenzioni degli organizzatori, vorrà riproporsi già dal 2013.

Siamo particolarmente orgogliosi di questa prima edizione di Profili 2012 – dichiara l'assessore alla cultura Francesca Lazzari -, un progetto trasversale che, per il tramite della mediazione teatrale e utilizzando una molteplicità di chiavi di lettura, ha avuto il pregio di riportare l'attenzione su una realtà in drammatica espansione. Si è voluto così offrire un utile contributo alla riflessione e alla discussione, a partire dalla convinzione che la conoscenza del problema è il primo passo per avviare un cambiamento socio-culturale, che contribuisca a formare una comunità di donne e uomini più consapevoli e socialmente responsabili”.

La seconda parte del programma di Profili 2012 si apre mercoledì 21 novembre al Kitchen Teatro Indipendente. Dalle 21 lo spazio di via dell’Edilizia ospiterà “L’oggettivazione della donna alle radici del femminicidio”, incontro pubblico ad ingresso gratuito moderato dalla giornalista del Fatto Quotidiano Elena Rosselli. Il dibattito si propone di approfondire alcuni degli aspetti mediatici e psicologici legati alla persistente sottomissione cui è soggetta la figura femminile nella società contemporanea. Attraverso le esperienze e i racconti delle esperte coinvolte, verranno discussi i modi sottili con cui la comunicazione televisiva e alcune dinamiche familiari e professionali contribuiscono a radicare nella mentalità comune atteggiamenti discriminatori nei confronti della donna. La progressiva assuefazione a messaggi di questo tipo è spesso alla base di comportamenti che possono arrivare all’estrema conseguenza del femminicidio. Protagoniste dell’incontro: la vicentina Chiara Volpato, professore ordinario di psicologia sociale all’Università degli Studi di Milano Bicocca e autrice di “Deumanizzazione. Come si legittima la violenza” (Laterza, 2011), saggio sull’oggettivazione sessuale; Monica Lanfranco, giornalista e formatrice sui temi della differenza di genere e sul conflitto, ha collaborato con Radio Rai International e insegnato Teorie e tecniche dei nuovi media all'Università di Parma; Nadia Somma, counselor nella relazione di aiuto, facilitatore nella comunicazione al centro di piscoterapia Liberamente, si occupa di sostegno alle donne vittime di stalking.

Venerdì 23 novembre la compagnia teatrale Zelda presenta al Teatro Spazio Bixio “Malamore. Esercizi di resistenza al dolore”. A partire dall’omonimo libro di Concita De Gregorio, Filippo Tognazzo e Ivan Tribolla metteranno in scena alcuni reading musicali in grado di illustrare storie vere di donne che cercano di resistere ai reiterati abusi quotidiani: dalla dodicenne costretta alla prostituzione alla compagna di Picasso, passando per il senso di abbandono della separazione e il mancato rispetto dei diritti di lavoro. Imprigionata in relazioni violente e durature e spesso incapace di affermare la propria autonomia, la donna sente annullata la volontà che le consentirebbe di liberarsi dalla sopraffazione. L’ipocrisia sociale descritta da Tognazzo ha origine proprio dalla diffusa consapevolezza della capacità di sopportazione che hanno le donne, in nome di una presunta superiorità femminile che come unica possibilità di realizzazione ha quella di tollerare ad oltranza.

Mia o di nessuno” è lo spettacolo teatrale in programma sabato 24 novembre al Kitchen. Guidata dalla regia di Franca Pretto e Gianni Gastaldon, la compagnia residente Kitchen Project metterà in scena la graduale presa di coscienza dell’inatteso passaggio da relazione a segregazione. In media sono cento all’anno le donne uccise dal marito o dal fidanzato. I dati Istat parlano di una violenza impunita, al secondo posto fra le cause di morte in gravidanza, spesso preceduta da anni di maltrattamenti fisici e psicologici. Lo sviluppo drammaturgico di Mia o di nessuno” nasconde tutti gli interrogativi sepolti dall’ideale dell’amore assoluto. Quando la passione diventa dipendenza? Quando si definisce l’ossessione, il possesso, la privazione? Gli attori della compagnia, sei donne e cinque uomini, daranno voce ad un racconto corale capace di rappresentare la progressiva presa di coscienza di un fallimento più diffuso di quel che si possa immaginare: la fine di ogni romanticismo, la necessità per molte donne di dedicarsi ad una sorta di sopravvivenza quotidiana.

L’ultimo appuntamento di Profili 2012 propone un punto di vista inedito sulla violenza di genere, in grado di mettere in luce aspetti meno immediati ma ugualmente drammatici, che svelano le correlazioni fra diverse forme di razzismo. Domenica 25 novembre, in concomitanza con la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Kitchen Teatro Indipendente ospiterà la presentazione del romanzo “Timira” (Einaudi, 2012) da parte degli autori Wu Ming 2 e Antar Mohamed. I Wu Ming sono un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project, autori di numerosi romanzi pubblicati in molti paesi con notevole successo di pubblico e critica - fra i più noti Q, 54, Manituana. “Timira” racconta la vita di Isabella Marincola, nata nel 1925 da una donna somala e da un militare italiano. La storia attraversa il Novecento dai primordi del fascismo ad oggi, mettendo in luce come qualsiasi forma di discriminazione - in questo caso la matrice è razziale - se associata al genere femminile si traduce sistematicamente anche in forme di discriminazione sessuale. L’opera si presta ad un’interpretazione che accosta la condizione di profuga all’isolamento delle donne vittime di violenza, spesso costrette a subire l’allontanamento dalla famiglia e la mancanza di reti sociali di riferimento. La serata prevede diversi reading tratti dal libro. Le letture di Wu Ming 2 e Antar Mohamed verranno musicate dal vivo dai jazzisti del Colectivo El Gallo Rojo: Simone Massaron (chitarre), Danilo Gallo (basso) e Massimiliano Sorrentini (batteria).

L’incontro pubblico del 21 novembre è ad ingresso libero, per gli altri spettacoli è previsto un biglietto di ingresso di 5 euro. Tutte le serate cominceranno alle 21, introdotte da un breve intervento delle responsabili del CeAv - Centro Antiviolenza Vicenza.

Sostengono il progetto l’associazione DonnachiamaDonna, il CeAV Centro Antiviolenza Vicenza, e le associazioni Ossidiana Centro Culturale, Theama Teatro e Fermento-SpazioDinamico.

Si consiglia la prenotazione scrivendo a info@progettoprofili.it.

Per informazioni è possibile consultare il sito www.progettoprofili.it.

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