Città di Vicenza

16/11/2012

Prosegue fino a domenica 18 novembre il “Festival delle Tradizioni…Musica di un tempo”

Numerosi ascoltatori ieri sera al primo concerto con Pino De Vittorio e Laboratorio

L'avvio del “Festival delle tradizioni…musica di un tempo” ha emozionato i numerosi ascoltatori che hanno gremito il salone del Palazzo delle Opere Sociali per il concerto che si è tenuto ieri sera, giovedì 15 novembre, durante il quale si sono esibiti Pino De Vittorio e Laboratorio ‘600, ovvero Kateřina Ghannaudi (arpa tripla), Ilaria Fantin (arciliuto) e Franco Pavan (tiorba)

Un concerto dalle sonorità antiche, dedicato a riscoprire il repertorio popolare, che ha riproposto le musiche del Regno di Napoli e Sicilia. Al termine del concerto il pubblico è stato omaggiato, dalle organizzatrici Alessandra Borin e Ilaria Fantin, con i biscottini prodotti e offerti dalla pasticceria Loison, sponsor del progetto, accompagnati da frasi evocative della “filosofia”, che guida l’Accademia degli Antichi, la neonata associazione, fondata il 21 marzo 2012 da giovani musiciste professioniste al fine di diffondere la cultura musicale, letteraria e artistica in genere trasmettendo la bellezza e l’amore per la cultura come beni per la persona e valori sociali.

Il “Festival delle Tradizioni… Musica di un tempo”, manifestazione dedicata a suoni, voci e racconti, ideato e realizzato dall’associazione culturale Accademia degli Antichi con il sostegno del Comune di Vicenza proseguirà fino a domenica con altri tre appuntamenti musicali, tutti a ingresso libero, eseguiti da musicisti professionisti di livello internazionale in diversi luoghi della città di particolare valore artistico.

La tradizione rielaborata è protagonista questa sera, venerdì 16 novembre, alle 21, alla Biblioteca internazionale “La Vigna” (contrà Porta S. Croce, 3) con “Cantsilena. Canti e filastrocche per alberi e fauni”.
Alberto Ferraro (voce e corde), Peppe Frana (ud, rebab e percussioni) e Paolo Rossetti (percussioni a cornice e voce), si esibiranno in una serata dedicata alle melodie della tradizione campana e veneta, che identifica la provenienza dei musicisti, ma fortemente influenzata dalle sonorità e dagli strumenti della musica non occidentale.
I tre interpreti, con sensibilità, percorsi e provenienze diversi, sono uniti dalla passione per la musica extraeuropea e per le differenti culture musicali che il gruppo ha incontrato durante vari viaggi in Grecia, Maghreb e India.
Nati nel 2009 si esibiscono con successo componendo anche colonne sonore per spettacoli teatrali. Il materiale testuale attinge da una decennale ricerca del cantante Alberto Ferraro attorno alla tradizione orale contadina veneto-campana: “Crediamo nella forza dirompente del dialetto, nel suo essere ancora oggi custode di ricchezza multiforme, autenticità e tradizione”.

Sabato 17 novembre, sempre alle 21, il Coro delle Monache di S. Maria in Araceli (Piazza Araceli, 21) ospita la Piccola Bottega Baltazar e il suo “Canzoniere Veneto contemporaneo”, con Giorgio Gobbo (voce e chitarre), Sergio Marchesini (fisarmonica e pianoforte) e Riccardo Marogna (clarinetti), con la partecipazione di Ruggero Castellani (voce e ukulele) e Marcello Franco (voce e chitarra), le sgreXende.
Il concerto sarà dedicato a musiche in dialetto veneto, che narrano di storie e vite contadine, amori e sensazioni dal carattere popolare, immaginate e musicate da un gruppo di eccellenti musicisti del panorama locale. Una serata ricca di magia e sorprese, per evidenziare ancora come la bellezza e lo stupore possano arrivare dalle emozioni più semplici.
La Piccola Bottega Baltazar (Premio Musicultura 2011 e ospite del Club Tenco a Sanremo nello stesso anno) ha collezionato canzoni, concerti, dischi, musica per teatro, danza e cinema. Un laboratorio elettro-acustico che si dedica, con cura artigianale, alla lavorazione di nuove forme per la musica folk. Ha pubblicato cinque album per la casa discografica Azzurra Music tra cui Il disco dei Miracoli (tra i venti migliori del 2007 per il Premio Italiano Musica Indipendente) e Ladro di Rose (disco “Imperdibile” del 2010 per l’autorevole sito bielle.org). Tra le colonne sonore spiccano i lavori per “Come un uomo sulla terra”, finalista al David di Donatello nel 2009 e “Il sangue verde”, premio Doc alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010. La Piccola Bottega Baltazar si esibisce in tutta Italia e ha tenuto concerti anche in Spagna, Svizzera, Grecia, Germania, Messico e Bahrain.

A chiudere la rassegna domenica 18 novembre alle 18 nella Sala del Museo Diocesano (Piazza Duomo, 12) saranno la voce e le note della polistrumentista Claudia Borbardella (voce, sax baritono, fisarmonica, clarinetti, violino, violoncello, balafon, steel drum, sansa, birimbao, cajon, darbuka, unicorno, campana tibetana, tubo, tamburello, organo a mantice, pentolino,scacciapensieri thailandese) con “Leggende, strumenti e voci dei popoli”.
Il concerto, che esplorerà differenti ambiti musicali e culturali, sarà condotto attraverso l'utilizzo di strumenti appartenenti alle più diverse tradizioni e un uso della voce che si adatta e dialoga con la sensibilità culturale e umana propria dei popoli che tali tradizioni incarnano. La serata è un viaggio attraverso il mondo dei popoli nomadi (ebrei, zingari, armeni, esquimesi, mongoli...), le antiche tradizioni tribali di popoli di cui a malapena si conosce l'esistenza, il loro modo di vivere e fare musica, il loro modo di appropriarsi e miscelare suoni, leggende, ritmi e linguaggi. Tutto questo è reso possibile grazie alla bravura di Claudia Bombardella che accompagna la propria voce con diciannove diversi strumenti musicali.
Musicista eclettica, polistrumentista, cantante, nata a Lussemburgo inizia giovanissima lo studio del sassofono, passando poi allo studio di molti altri strumenti e in particolare all’uso della voce, tenendo  seminari in Europa. Compone e arrangia da anni le musiche per i suoi spettacoli e per formazioni anche ambiziose come orchestre e cori. Tiene concerti in tutta Europa, realizza negli anni 6 cd con varie formazioni e compone le musiche per due film. Nell’ultimo decennio si dedica intensamente al lavoro di ricerca sulla “vocalità e creatività” tenendo seminari. Nel 2008 riceve il premio Teresa Viarengo. Il suo ultimo cd “Un mondo fra le mani” riceve 2 bollini di qualità: FBIS della rivista italiana Folk Bulletin e il BRAVO! della rivista francese Trad Magazine. Si piazza al 6° posto nella classifica del Premio Nazionale Città di Loano 2008 sui migliori cd di musica etnica italiana e al 208° posto nella classifica europea WMCE DEL 2009.

L’associazione Accademia degli Antichi è stata fondata il 21 marzo 2012 da giovani musiciste professioniste che da anni uniscono all’attività concertistica in Italia e all’estero, anche l’organizzazione di eventi di alta qualità artistica. L’Accademia degli Antichi, infatti si propone con questo progetto di tener fede al proprio statuto, al fine di “diffondere la cultura musicale, letteraria ed artistica in genere” e di “allargare gli orizzonti affinché sia trasmesso l’amore per la cultura come bene per la persona e valore sociale”.

Per informazioni: accademiadegliantichi@gmail.com – www.accademiadegliantichi.org – www.facebook.com/accademiadegliantichipagina

 

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.