Città di Vicenza

15/11/2012

Al Bixio il 17 novembre “V.I.O.L.A.”

La violenza tra le mura di casa è la più nascosta e meno visibile, subìta da una donna su cinque in Italia. A volte solo dieci centimetri di muro separano noi da un altro appartamento: da quelle stanze in cui si sta consumando una tragedia familiare, che ignoriamo, consapevolmente, per non immischiarci nei fatti altrui.

V.I.O.L.A. è una lettura scenica sul dramma della violenza domestica che sarà interpretata sabato 17 novembre, al Teatro Spazio Bixio di Vicenza, alle ore 21, da Maura Pettorruso, anche autrice del testo, con Alessio Dalla Costa e Ornela Marcon di Trentospettacoli (biglietto unico € 5,00).

Al termine della serata si terrà un incontro con l’attrice Maura Pettorruso, che racconterà la genesi di questo lavoro, frutto di materiali, documenti e testimonianze di donne che hanno subito violenza, da lei stessa raccolti.

La serata si inserisce nella rassegna Profili 2012 - Voci di donna, sul tema della violenza sulla donna, promossa dal Comune di Vicenza (Assessorato alla Cultura, Assessorato alla Famiglia e alla Pace, Ufficio per le Pari Opportunità), in collaborazione con Teatro Spazio Bixio, Kitchen Teatro Indipendente e Cinema Teatro Primavera. Sostengono il progetto associazione DonnachiamaDonna, CeAV Centro Antiviolenza Vicenza, associazioni Compagnia Theama Teatro, Ossidiana Centro Culturale, e Fermento-SpazioDinamico.

Un uomo e una donna, marito e moglie, vivono in un appartamento uguale a tanti altri. Preciso. Perfetto. Nulla traspare, tutto è offuscato. Eppure si sentono urla, colpi strani, fughe notturne. Possiamo decidere di vedere, di capire e non fare nulla. Possiamo decidere di vedere, di capire e aprire la nostra porta. V.I.O.L.A., attraverso storie vissute, ricordi di famiglia, materiali e interviste, racconta le forme nascoste che la violenza sulla donna assume tra le mura di una casa in apparenza normale. La violenza di genere più diffusa ed invisibile, descritta attraverso un processo di scrittura scenica pensata per la concretezza del mezzo teatrale. Nella rabbia delle testimonianze, la voglia di urlare un’ingiustizia mai punita, che ci costringe a far emergere vecchi ricordi di famiglia, ormai sepolti: si scopre così, increduli, la violenza accanto a noi, così vicina da essere toccata.

Info e prenotazioni: www.progettoprofili.it, info@progettoprofili.it, comunicazione@progettoprofili.it

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