Città di Vicenza

05/11/2012

Azione di “guerrilla gardening”, il sindaco Achille Variati risponde

“Se la loro guerra è piantare alberi, mi armo anche io di zappa e vanga e invito tutti i vicentini ad arruolarsi”

Se fare la guerra significa piantare alberi per rendere più verde la nostra città, per primo mi armo di zappa e vanga e invito tutti i vicentini ad arruolarsi per questa battaglia”.
Così il sindaco Achille Variati commenta l’azione di “guerrilla gardening” realizzata ieri e ripresa oggi dalla stampa, con la messa a dimora di 16 alberi e altre piante a Vicenza.
L’azione dimostrativa si è concretizzata con la messa a dimora di alberi e piante – spiega Variati -. Premesso che azioni del genere devono avere come presupposto irrinunciabile il rispetto per le aree interessate, private e pubbliche, e per i proprietari siano essi privati o la collettività, penso che sia stato un bel gesto. Se la loro “guerrilla” ha come obiettivo l’aumento del numero di alberi in città, non posso che augurarmi che il loro esercito trovi nuovi volontari ogni giorno”.
L’Amministrazione comunale ha da poco iniziato a mettere a dimora i primi di 500 alberi che entro la fine dell’anno ridisegneranno viali, quartieri e frazioni della nostra città – conclude il sindaco -. Abbiamo dovuto tagliare qualche pianta e in molti casi siamo stati costretti a farlo per ragioni di sicurezza. Gli alberi tagliati sono comunque una percentuale minima rispetto a quelli messi a dimora ma, come si sa, fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, per usare una nota metafora in senso letterale. Ringraziamo quindi i “giardinieri guerriglieri” che con i 16 alberi piantati ieri fanno salire il totale dei nuovi polmoni verdi in città da 500 a 516. Inoltre, proprio la settimana scorsa sono stati stanziati dall’Amministrazione comunale i finanziamenti per la versione invernale di “Vicenza in fiore” in collaborazione con associazioni e realtà del territorio che si occupano del verde. Invitiamo i “giardinieri guerriglieri”, ma in generale tutti i vicentini, a partecipare ornando finestre, balconi, giardini e altri spazi privati con piante e fiori. Per noi vicentini: perché la qualità della vita nella città si misura anche dalla cura dell’arredo urbano. E per le migliaia di turisti che stanno facendo visita alla nostra città: una capitale della bellezza come Vicenza deve mostrarsi nel suo massimo splendore”.

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