Città di Vicenza

31/10/2012

“Vicinanza solidale”, nuovo servizio sperimentale per gli anziani con più di 65 anni

Vicinanza solidale” nei confronti degli anziani con più di 65 anni è il nuovo servizio innovativo e sperimentale attivato dall'assessorato alla famiglia e alla pace in collaborazione con alcune associazioni.
Si tratta di una sperimentazione che sarà attuata in due macroaree della città: il centro storico e le zone limitrofe, corrispondenti alle circoscrizioni 1, 4 e 5, e la zona ovest della città quindi le circoscrizioni 6 e 7.
La realizzazione di questo progetto sarà possibile attingendo al contributo della Fondazione Cariverona pari a 590 mila euro per il progetto biennale “A.A.A.: anziani, assistenza, Accoglienza”, di cui verranno utilizzati 43.200 euro.
Il servizio è rivolto ad anziani autosufficienti con una situazione di disagio sociale, ad anziani soli da tempo con patologie o invalidità con temporanea riduzione dell'autosufficienza, anziani parzialmente autosufficienti che però soni soli perchè hanno familiari di età avanzata o perchè non hanno una rete parentale, anziani che hanno un basso Isee.
I volontari che si renderanno disponibili si preoccuperanno di affiancare in maniera saltuaria l'anziano nel proprio alloggio oppure di accompagnarlo nei luoghi di socializzazione – spiega l'assessore alla famiglia Giovanni Giuliari chiarendo gli aspetti del progetto “Vicinanza solidale” -. In questo modo cerchiamo di mantenere l'anziano in autonomia facendo sì che possa avere una vita normale nella propria abitazione senza far ricorso a strutture specifiche, riducendo così i costi a carico della comunità. Il volontario verrà incontro all'anziano anche per quanto riguarda esigenze come l'accompagnamento a visite mediche oppure la gestione di questioni amministrative come il pagamento delle bollette. L'aiuto offerto sarà importante anche per consentire l'inserimento dell'anziano nel quartiere.”
Le visite dei volontari saranno continuative, 3, 4 volte la settimana compreso il fine settimana, o periodiche, 1, 2 volte la settimana a seconda del progetto che l'assistente sociale predisporrà con l'anziano.
Fino ad ora hanno dato disponibilità a collaborare Auser e Anap, Associazione pensionati di Confartigianato – continua Giuliari -, di cui una quindicina di volontari hanno già iniziato a partecipare ad un percorso formativo che si concluderà a breve per far sì che per metà novembre possano partire una ventina di progetti. I volontari faranno un colloquio con l'assistente sociale che creerà il contatto con l'anziano dopo il quale verrà stilato un progetto specifico. Si tratta di interventi piuttosto delicati perchè è necessario rispettare privacy e diritti dell'anziano. Questo servizio ci si augura possa essere tradotto in un vero e proprio “affido” da proporre così in Consiglio comunale, come è stato già fatto per l'affido per i minori.”
Alle associazioni verrà corrisposto un rimborso pari a 10 euro fino ad un massimo di 80 euro mensili.
L'obiettivo è di rimuovere e prevenire le situazioni di esclusione e isolamento degli anziani, mantenere l'autonomia dell'anziano nella sua abitazione, sperimentare attraverso i volontari forme di solidarietà e di vicinanza – sottolinea l'assessore -. Il problema risiede nella mancanza dell'ascolto, uno dei bisogni che vorremmo che l'anziano riuscisse a soddisfare grazie al nostro progetto.”
Il monitoraggio degli anziani in città iniziato quest'estate, ad oggi ha consentito di effettuare 854 telefonate di cui 362 non hanno avuto risposta oppure è scattata la segreteria telefonica. 43 anziani, invece, non hanno voluto proseguire la telefonata, 255 hanno risposto dichiarando di essere assistiti da familiari, 119 di essere assistite da badante, 159 di non avere riferimenti, ma di essere autosufficienti. 16 hanno, invece, manifestato di avere difficoltà e pertanto sono stati segnalati ai servizi di zona, agli assistenti sociali, che si sono preoccupati di attivare per loro il telesoccorso, l'assistenza domiciliare o di dare loro un contributo economico. Ora proseguiremo con l'attività visto che restano ancora da contattare 1300 anziani. Uno dei problemi che incontriamo è che molti anziani (616) usano un cellulare e quindi il numero non viene segnalato nell'elenco telefonico. Invito quindi queste persone – conclude Giliari - a prendere contatto con i servizi sociali per segnalare eventuali disagi o per consentirci di avere un monitoraggio completo”.
Settore servizi sociali e Abitativi: 0444222560, 0444222502

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.